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Perché abbiamo fondato l’associazione Riscossa Italiana

Giovedì 19 giugno scorso presso lo studio professionale Greco-Limata di Roma è stata costituita l’Associazione “RISCOSSA ITALIANA – Diritto ed Economia per la democrazia costituzionale” con lo scopo di riunire personaggi del mondo del diritto, dell’economia, della cultura e delle associazioni impegnate sul fronte della critica all’assetto dei trattati europei in una cornice pluralistica tra diverse aree di pensiero democratico. Lo scopo dell’associazione no-profit è quello di ristabilire, attraverso un approccio interdisciplinare, il pieno rispetto dei principi costituzionali posti a fondamento della nostra Repubblica, considerandoli dei valori imprescindibili e non negoziabili attualmente messi in discussione dall’applicazione dei “vincoli esterni”. Sarà possibile liberamente associarsi a Riscossa Italiana con l’unico vincolo di riconoscersi negli ideali del suo Statuto costitutivo presto consultabile sul sito dell’associazione.

L’Assemblea dei Soci fondatori ha proceduto all’unanimità alla nomina del Comitato scientifico designando come Presidente Paolo Maddalena, che assume anche la figura di Garante, Luciano Barra Caracciolo in qualità di Coordinatore e come membri Antonio Maria Rinaldi, Giuseppe Lauricella, Cesare Pozzi, Vladimiro Giacchè, Nino Galloni, Diego Fusaro, Francesca Donato, Vito Poli, Francesco Lenzi, Antonio Plaisant, Luca Tufarelli, Gian Luca Menti, Luigi Pecchioli, Pier Paolo Dal Monte, Romina Raponi, Emilio Tagliaferro, Gabriele Ghidelli, Costantino Rover, Francesco Amodeo, Maurizio Giustinicchi, Antonio Grazia Romano, Guglielmo Soccorsi.

Il collegio dei probiviri si avvarrà di Vito Poli, Luigi Pecchioli e Gian Luca Menti. Il Comitato direttivo, come componenti effettivi, sarà composto da Antonio Maria Rinaldi, Luciano Barra Caracciolo, Cesare Pozzi, Romina Raponi, Giuseppe Lauricella e come componenti supplenti Francesco Lenzi e Carlo Costantini.

Il Comitato direttivo ha contestualmente votato all’unaminità la ripartizione delle cariche al suo interno, nominando Antonio Maria Rinaldi Presidente, Cesare Pozzi vice-Presidente, Romina Raponi Tesoriere e Luciano Barra Caracciolo Segretario generale.

Il settore “Comunicazione” è stato affidato ad Armando Manocchia, Paola Valenti, Silvia Pieralli e Costantino Rover e il “Coordinamento Associazioni aderenti” a Mattia Corsini e Michele Luscia.

Per una più immediata comprensione di oggetto e finalità dell’Associazione, questo l’estratto dello Statuto che li definisce:

Articolo 2
(OGGETTO – FINALITÀ E ATTIVITÀ)

1.     L’Associazione svolge la sua attività di utilità sociale a favore degli associati o di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati.
2.     L’Associazione si propone di realizzare e diffondere attività scientifica, anche a carattere editoriale, ponendo particolare attenzione alla capacità divulgativa dei suoi contenuti: a tal fine promuove una ricerca scientifica interdisciplinare, al più elevato livello culturale, che coniughi Diritto ed Economia, nel perseguimento dello scopo sociale della sensibilizzazione del pubblico sui valori fondamentali della Costituzione, evidenziando l’attualità e l’evoluzione del modello socio-economico solidaristico e democratico a cui Essa si ispira.
3.     L’Associazione, informata al pluralismo delle diverse correnti di pensiero nel campo del Diritto e dell’Economia, monitora l’attività scientifica e la comunicazione mediatica nel campo di tali scienze, promuovendo le opportune iniziative di divulgazione basate sull’analisi dei dati e sul rigore scientifico al fine di realizzare un’informazione completa ed attendibile come insostituibile espressione di democrazia.
4.     In particolare la collaborazione tra gli studiosi di materie giuridiche e materie economiche, si esprime nel valutare congiuntamente l’evoluzione dell’indirizzo normativo, sia di livello nazionale che nel quadro dei rapporti internazionali, stimandone l’impatto ed i riflessi sulla situazione economica e sociale italiana, con il fine ultimo di verificare se tale indirizzo risulti compatibile con la piena realizzazione dei diritti e dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana.

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