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Così Papa Francesco rinnova l’antiriciclaggio vaticano

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’articolo di Antonino D’anna apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi.

Papa Francesco rinnova per un quinquennio i membri del Consiglio direttivo dell’AIF (Autorità d’Informazione Finanziaria), ossia l’antiriciclaggio vaticano. E sceglie di rispettare gli equilibri economici della Santa Sede.

I MEMBRI DEL CONSIGLIO

Ecco i quattro membri: Maria Bianca Farina, Ad di Poste Vita e di Poste Assicura; lo svizzero Marc Odendall, amministratore di Fondazioni e consulente finanziario per il settore filantropico; Joseph Yuvaraj Pillay, Presidente del Consiglio dei Consultori del Presidente della Repubblica di Singapore; Juan C. Zarate, senior advisor presso il Centro per Studi strategici e internazionali (CSIS) e docente di giurisprudenza all’Università di Harvard. A sua volta, il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, ha nominato Vice-Direttore ad interim dell’AIF Tommaso Di Ruzza, che fino a ieri ha svolto il compito di Aiutante di studio dell’Autorità.

COME FUNZIONA

Il Consiglio direttivo è composto da quattro membri e da un presidente, nominati dal Papa ad quinquennium, dice lo statuto AIF, “tra persone di provata onorabilità, senza conflitti di interessi e con una riconosciuta competenza nei campi giuridico, economico e finanziario e negli ambiti oggetto dell’attività dell’Autorità”.

GLI SCENARI

Il presidente ad interim dell’AIF, dal 30 gennaio scorso, è invece monsignor Giorgio Corbellini da Travo (PC), cresciuto alla scuola di monsignor Carlo Maria Viganò, l’arcivescovo che con le sue rivelazioni diede origine a Vatileaks e che, come abbiamo già scritto (ItaliaOggi del 16 maggio scorso), potrebbe fare ritorno a Roma dalla Nunziatura (ambasciata) vaticana negli USA, stavolta con il berretto da cardinale. Corbellini è stato nominato presidente ad interim, ma il sito dell’AIF riporta ancora l’ex titolare, cardinale Attilio Nicora, insieme ai membri ora sostituiti del Consiglio. Interessante notare la nomina del Vicedirettore (il direttore è lo svizzero René Bruelhart): Tommaso di Ruzza è il genero di Antonio Fazio da Alvito, l’ex Governatore della Banca d’Italia.

CHI E’ DI RUZZA

Di Ruzza viene da Aquino (non lontano da Alvito) e presiede il Circolo San Tommaso d’Aquino che ha sede nella sua città natale. È stato fondato nel 2009 in ricordo della storica visita di Paolo VI ad Aquino del 1974 e si propone di promuovere, scrive il sito del Circolo, “un progetto culturale fondato nella dottrina cristiana e aperto ai nuovi linguaggi della cultura e dell’arte, nell’orizzonte di una ‘nuova sintesi umanistica’”. Il circolo è riconosciuto dalla diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo ed incluso nel Progetto culturale della Chiesa cattolica. Dal 2010 assegna il Premio internazionale Tommaso d’Aquino, destinato ad una personalità che si distingue nel mondo della cultura o dell’arte (quest’anno l’ha vinto il tomista domenicano Jean Pierre Torrell), ed il Concorso Veritas et Amor, aperto a giovani studiosi ed artisti.

GLI EQUILIBRI ECONOMICI

Come dicevamo, il Consiglio rispecchia gli equilibri economici della Chiesa di oggi. L’unica italiana è la Farina, segno che comunque la finanza tricolore continua a pesare nelle vicende vaticane; segue l’ex consigliere di George W. Bush per la lotta al terrorismo Juan Carlos Zarate. Ha lavorato come vicesegretario al Tesoro per la lotta al finanziamento del terrorismo ed è un esperto di sistemi antiriciclaggi. Curiosità: ha guidato la caccia agli assets di Saddam Hussein, recuperando un valore pari a oltre 3 miliardi di dollari. A Santa Ana (California), dov’è cresciuto, ha studiato alla scuola cattolica Mater Dei: oggi è nella Hall of Fame locale.

LA PRESENZA AMERICANA

Gli americani, grandi finanziatori della Santa Sede, sono ben rappresentati. Il mondo di lingua tedesca può contare su Odendall (con doppio passaporto francese e tedesco), che a Ginevra – tra l’altro – è nel Board della Fondazione Caritas in Veritate, presieduta da monsignor Silvano Maria Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede all’ONU ginevrina. La Fondazione dialoga con le Nazioni Unite per dare più rilievo internazionale alle posizioni cattoliche.

CHI E’ ODENDALL

Odendall ha lavorato negli anni ’80 per JPMorgan e nei ’90 per Merril Lynch. Sposato e padre di quattro figli. Gran finale con Pillay, che secondo Businessweek ha 79 anni ed ha un compenso annuale stimato di 140.000 $ (102.823,28 €). È stato Managing Director dell’Autorità Monetaria di Singapore e della Investment Corporation del governo di Singapore dal 1985 al 1989: è stato presidente di Singapore Airlines, della Development Bank di Singapore, e molto, molto altro nel suo ricco curriculum. L’Università di Singapore, nel 1996, gli ha assegnato una laurea honoris causa in Giurisprudenza.

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