Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Le Forze Speciali americane tornano a cavallo

Si chiama Marine Corp Moutain Warfare Training Center (MWTC), si trova a Pickel Meadows, in California centrale quasi al confine con il Nevada, in mezzo alla foresta nazionale Toiyabe. La struttura, subordinata al Command Air Ground Task Force Training, è un centro di addestramento d’élite in cui i Marine offrono formazione per attività militari in montagna, ad alta quota, al freddo e in zone aspre.

Ed è proprio tra i versanti che scendono dal White Mountain, poco fuori Bridgeport, che si ambienta il programma MWTC, Special Operations Force Horsemanship Course. Un corso per insegnare a uomini scelti delle forze speciali non solo ad andare a cavallo, ma anche a gestirli.

Il Pentagono non ha in mente di ricostituire i gloriosi reparti di cavalleria, anche se segnano tuttora l’immaginario mondiale, con il pensiero ai film Western e al generale Custer – a proposito, ricorre oggi l’anniversario della battaglia di Little Big Horn, dove il generale perse la vita nel 1876.

Il programma, riservato a pochi membri special forces operativi in particolari scenari, si basa su una considerazione semplice derivante dall’esperienza sul campo. Quando i primi commandos americani si trovarono a rincorrere i talebani tra le alture afghane, la necessità di usare i cavalli – mezzi di trasporto silenziosi, comodi, economici, affidabili – si scontrò con l’imbarazzante realtà: soltanto pochi avevano cavalcato prima.

Al corso MWTC, i soldati impareranno a sellare, montare, accudire, un cavallo; sparare al galoppo, capire se l’animale sta male; scegliere i migliori in un possibile mercato locale, se si dovessero trovare costretti ad acquistarne sul posto. I cavalli possono fare molti chilometri al giorno, i muli sono piattaforme di carico viventi, e possono muoversi in ogni sorta di terreno.

I soldati hanno accolto con piacere il programma – iniziato un paio di anni fa – come un ritorno a sistemi di combattimento più “umani” in estrema risposta all’estrema tecnologia che sta dominando le forniture militare.

Ma nel frattempo il Pentagono sta pensando anche ad altro: si tratta dell’evoluzione, diciamo così. Cyber cavalli, animali robotici, veicoli a quattro zampe, studiati dal programma LS3 (Legged squad support system) gestito dalla Defense Advanced Research Project Agency, che sposteranno la scenografia dai film di John Wayne a scenari estremamente fantascientifici.

@danemblog

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter