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Chi è Ahmad Abousamra, lo stratega mediatico dell’Isis

Parla perfettamente inglese e arabo e ha una laurea in informatica. L’Fbi ha identificato l’uomo dietro la strategia mediatica dell’Isis. Si chiama Ahmad Abousamra ed è americano.

GURU DEL TERRORE ISLAMICO?

In un articolo pubblicato sul sito della Cnn, Michael Pearson e Shimon Prokupecz sostengono che una fonte della polizia ha confermato il sospetto su Abousamra. Già residente nella città di Boston, il giovane si è arruolato nell’Isis per dare seguito al suo interesse per l’estremismo islamico.

STRATEGIA MEDIATICA DELL’ISIS

Nelle ultime settimane si è intensificata la propaganda dell’Isis su internet con messaggi di intimidazione e violenza. Oltre ai video di decapitazioni di giornalisti americani, James Foley e Steven Sotloff, ci sono anche inviti per l’arruolamento nell’organizzazione terroristica. La Cnn ha spiegato che ancora non ci sono prove specifiche, ma alcune indagini indicano che Abousamra aiuterebbe l’Isis nella sua campagna informatica (dal 2009 è ricercato per terrorismo) e per questo la caccia all’uomo è cominciata.

LA SIRIA COME CENTRO DI OPERAZIONI

Figlio di un medico, secondo l’Abc Abousamra è cresciuto a Boston, dove ha frequentato una scuola cattolica. Si è laureato all’Università Northeastern. Abousamra ha anche la cittadinanza siriana. Secondo l’Fbi, è andato prima in Pakistan e Yemen per l’addestramento militare. Voleva uccidere due soldati americani all’estero. Dopo, è tornato negli Stati Uniti, ma in seguito ad un interrogatorio è andato via dal Paese. Per l’analista della Cnn, Juliette Kayyem, “l’Isis è una minaccia seria e sta usando la rete per diventare ancora più grande e pericoloso“.

Ecco tutti le analisi sul tema pubblicate su Formiche.net:

Differenze e analogie nei video di Foley e Sotloff di Simona Sotgiu

Tutte le differenze nei video degli orrori e delle decapitazioni

Come arginare l’avanzata territoriale (e mediatica) dell’IS di Michele Pierri

Che cosa insegna l’Isis ai bambini

Video della decapitazione di Foley, pubblicare o non pubblicare? di Valeria Covato

La social media strategy dello Stato Islamico. Il post di Emanuele Rossi

Così le organizzazioni terroristiche sfruttano Internet di Rossana Miranda

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