Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Uil, la nostra storia e le prossime sfide

Anticipazione dell”editoriale di “Fabbrica società”, il giornale della Uilm, che sarà on line da martedì 30 settembre

Nemmeno il tempo di avvertire un senso di vuoto. Archiviati i giorni del XV Congresso Uilm il pensiero già vola alle tre giornate del XVI Congresso Uil, convocato nel Palazzo dei Congressi di Roma dal 19 al 21 novembre. Luigi Angeletti si dimetterà ufficialmente il 10 novembre e davanti al Consiglio confederale indicherà il successore uscito dalle consultazioni da lui tenute. In questo senso, l’assise dei metalmeccanici della Uil a Villa San Giovanni è stata esplicita, indicando di fatto Carmelo Barbagallo a segretario generale del sindacato con più di due milioni di iscritti.

Ma se nella sede di via Lucullo in Roma c’è cambiamento anche nella vicina via Po succede altrettanto. Il 24 settembre si è dimesso dalla guida della Cisl Raffaele Bonanni e il prossimo 8 ottobre il Consiglio generale della confederazione eleggerà al suo posto Annamaria Furlan. Chi non cambia e continua a scendere in piazza per conto proprio sono quelli della Cgil. Anzi, nella stessa confederazione c’è chi lo fa prima della stessa casa madre: la Fiom terrà una sua manifestazione a Roma il 18 ottobre; l’intero sindacato guidato da Susanna Camusso, invece, scenderà in piazza, sempre nella capitale, una settimana dopo.

Nella parte sindacale dei metalmeccanici si registrano un paio di novità rilevanti. La prima è che la Fim-Cisl da sola ha deciso di mobilitarsi anch’essa a Roma, a fine mese, per sollecitare Palazzo Chigi a rilanciare l’industria. Maurizio Landini è andato oltre: in un’intervista a “l’Espresso”,pubblicata venerdì scorso, presentando la manifestazione dei metalmeccanici Cgil, ha dichiarato ufficialmente il divorzio da Matteo Renzi, spiegando tutto quello che lo divide dal Premier di cui era un interlocutore privilegiato: “Non avevo illusioni –ha sottolineato- e quindi non provo delusioni”. Tutto questo succedersi di eventi, mentre il ‘Jobs act’ viaggia verso l’approvazione delle Camere, evidenzia una certa confusione proprio in campo sindacale. Le confederazioni sul testo suddetto non hanno avuto finora alcun incontro col governo. Ma c’è di più: il sindacato è incappato ancora una volta nel dibattito surreale sull’articolo 18: “Un cavallo di Troia mosso dalla politica- ha sintetizzato Rocco Palombella- per fiaccare i sindacati stessi”. Eppure, dopo la stagione autunnale, molte cose possono tornare al loro posto.

Se la politica punta a riprendersi gli spazi occupati in un tempo lontano, il sindacato può davvero ritrovare la sua anima riformista: ripensandosi in chiave sociale e produttiva, cercando di essere luogo di partecipazione attiva e di inclusione. Il sindacato esiste se sta sui territori e nei luoghi di lavoro; quando favorisce formazione e cultura; quando crede nel sistema partecipativo basato sugli investimenti utili alla crescita dell’occupazione e della produzione, dei salari e della produttività. Agendo in quest’ottica sarà impossibile percepire il benché minimo senso di vuoto. Qualcun altro, invece, continuerà ad usare la piazza per fare opposizione politica. Ma questa è un’altra storia. Non è la nostra.

Antonello Di Mario
Direttore di “Fabbrica società”

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter