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Fincantieri accelera con le navi da crociera e frena con Vard

Corrono le navi da crociera, rallenta l’offshore. Sono alcune delle tendenze che emergono dagli ultimi conti di Fincantieri approvati ieri nel corso del cda che ha esaminato il Resoconto Intermedio di gestione al 30 settembre 2014.

IL COMMENTO DI BONO

Ha detto Giuseppe Bono, ad di Fincantieri: “Nei primi nove mesi del 2014 abbiamo rilevato un aumento degli ordini acquisiti, in particolare nel business delle navi da crociera, e un andamento positivo dei ricavi in tutti i settori in cui il Gruppo opera, registrando una progressiva ripresa dei volumi nei siti italiani con otto navi da crociera attualmente in costruzione rispetto alle quattro dello stesso periodo dell’anno scorso”.

LE DIFFICOLTA’ DI VARD

“Nonostante le difficoltà della nostra controllata Vard nel terzo trimestre – ha aggiunto Bono – il Gruppo ha mantenuto un EBITDA margin stabile al 7,1% grazie anche agli effetti della strategia di diversificazione del business adottata. Proprio in quest’ottica infatti, sono stati conclusi nelle ultime settimane due importanti accordi di cooperazione nel militare e nell’offshore, rispettivamente con Finmeccanica e Technip, che supporteranno ulteriormente le condizioni per il continuo sviluppo della società”.

GLI ORDINI

I nuovi ordini acquisiti del gruppo presieduto da Vincenzo Petrone nel corso dei primi nove mesi del 2014 ammontano a 4,2 miliardi di euro (in crescita rispetto ai 4 miliardi di euro del corrispondente periodo del 2013), con un book to bill ratio (nuovi ordini/ricavi) di 1,5 (1,5 al 30 settembre 2013), confermando così il trend di crescita in tutti i settori in cui opera il Gruppo.

I SETTORI

Negli ordini complessivi (al lordo dei consolidamenti), il settore Shipbuilding pesa per il 71% (56% al 30 settembre 2013), il settore Offshore per il 25% (39% al 30 settembre 2013), il settore Sistemi, componenti e servizi per il 4% (5% al 30 settembre 2013). Gli ordini acquisiti dalla Capogruppo Fincantieri- sottolinea una nota del gruppo – sono stati il 62% del totale (51% al 30 settembre 2013).

LE NAVI DA CROCIERA

Per quanto riguarda il segmento Shipbuilding, la dinamica dei nuovi ordinativi evidenzia una ripresa nell’area di business delle navi da crociera e, per quanto riguarda le navi militari, oltre alla conferma della prosecuzione del programma Littoral Combat Ship per la US Navy (con l’assegnazione di due ulteriori opzioni alla controllata Marinette Marine Corporation) e la ripresa della domanda per mezzi complessi per il trasporto di beni per il settore chimico/petrolifero nell’area dei Grandi Laghi.

IL COMPARTO OFFSHORE

Per quanto riguarda il segmento Offshore, il terzo trimestre ha registrato un previsto rallentamento degli ordinativi dopo un primo semestre caratterizzato da valori molto significativi per i riflessi prodotti sull’industria dell’estrazione petrolifera dell’andamento del prezzo del greggio.

GLI INVESTIMENTI

Per quanto riguarda la ripartizione degli investimenti tra i diversi segmenti, il 60% si riferisce al settore Shipbuilding (55% al 30 settembre 2013), il 33% al settore Offshore (43% al 30 settembre 2013), il 3% al settore Sistemi, componenti e servizi (1% al 30 settembre 2013) e il 4% alle Altre attività (1% al 30 settembre 2013).

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