Il politico liberale russo e oppositore di Vladimir Putin, Boris Nemtsov, è stato assassinato con quattro colpi di arma da fuoco mentre passeggiava nel centro di Mosca insieme ad una giovane donna.
Vicepremier sotto Boris Yeltsin, Nemtsov, 55 anni, è tra i fondatori di Sojuz Pravych Sil, il partito che ha raggruppato i movimenti politici dell’area liberale.
I TIMORI DI NEMTSOV
Nemtsov era tra i principali organizzatori della manifestazione contro il governo in programma per domani a Mosca. Appena due settimane fa aveva detto di temere che Putin ordinasse il suo omicidio.
L’ULTIMA INTERVISTA
Nella sua ultima intervista, al Financial Times, ha detto: “Tre anni fa eravamo un’opposizione. Ora non siamo che dissidenti. L’obiettivo è quello di costruire di nuovo una vera opposizione”.
IL MESSAGGIO DI PUTIN
Putin ha condannato l’accaduto dicendo che “ha tutte le caratteristiche di un omicidio su commissione e di una provocazione”.
LA CONDANNA DELLA CASA BIANCA
A condannare “il brutale assassinio” di Nemtsov è stata anche la Casa Bianca, chiedendo con un tweet di portare avanti indagini trasparenti e imparziali per assicurare i responsabili alla giustizia.