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Tutto sulla guerra tra Apple e Google per le auto elettriche

Rivoluzionare il mondo delle auto elettriche come ha fatto per quello degli smartphone. Questo l’obiettivo di Apple con il suo “nuovo” progetto Titan – un’iniziativa lanciata in realtà già da un anno ma di cui solo ora comincia a trapelare notizia sui media americani. La Mela non commenta ma i rumors dicono che Apple sta costruendo una vera macchina, elettrica come le Tesla, forse anche senza conducente, come quella allo studio presso Google.

IL TEAM DI APPLE

Alla macchina targata Apple lavora un team di specialisti che conducono ricerche su differenti tipi di robotica, metalli e materiali per automobili e avrebbero già approntato un minivan. La sede del laboratorio per la “Apple car” si trova ad alcuni chilometri dai quartieri generali di Cupertino.

Il progetto è partito l’anno scorso, quando il Ceo Tim Cook ha dato la sua autorizzazione al vice president del product design Steve Zadesky a formare e guidare un gruppo di mille dipendenti, presi da dipartimenti diversi dell’azienda. Zadesky è un ex ingegnere della Ford, dove ha lavorato tra il 1996 e il 1999, prima di entrare in Apple; qui è stato tra i manager che hanno creato l’iPod e l’iPhone.

Apple ha subito assunto Marc Newson, progettista industriale, amico personale del capo del design di Apple Jonathan Ive, e creatore di una concept car per Ford nel 1999, la 021C. Per tutto l’anno scorso Ive e i progettisti Apple si sarebbero incontrati con top manager e specialisti delle case automobilistiche e dei fornitori di componenti sia per avere linee guida sulla costruzione di automobili (ci sarebbero stati meeting con i produttori della Magna Steyr in Austria, divisione della Magna International) sia per attrarre talenti; Apple ha così cominciato ad assumere aggressivamente ingegneri e sviluppatori (in particolare, esperti di robotica). A settembre ha reclutato Johann Jungwirth, ex presidente e chief executive di Mercedes-Benz Research and Development North America, che ha una sede a Sunnyvale, California, vicino ad Apple.

Inoltre, nel cda di Apple siedono molti appassionati di macchine, tra cui lo stesso Ive, possessore di Bentley e Aston Martin, e Eddy Cue, head of internet software and services, che siede nel cda della Ferrari.

APPLE PUO’ PRODURRE MACCHINE?

Qualche osservatore ritiene improbabile che Apple si metta a costruire automobili. Alcuni pensano che la Mela stia solo affinando il suo software per le connected cars, CarPlay. A inizio mese il Ceo Cook ha detto durante una conferenza Goldman Sachs che l’automotive sarà una parte importante del futuro di Apple e che, insieme all’HealthKit e all’HomeKit, la piattaforma CarPlay è “fondamentale”. Partner che già stanno integrando il software di Apple nelle loro auto includono Ferrari, Daimler, Mercedes-Benz, Volvo e Volkswagen.

Ma il fatto che Apple abbia assunto tanti ingegneri e sviluppatori del settore automotive e coinvolto nel progetto Titan il suo top management dimostra secondo altri che l’iniziativa ha un peso strategico e che non si tratta solo di software. “Tre mesi fa avrei detto che si trattava di CarPlay”, dice una fonte del Ft. “Oggi credo che sia una macchina”.

Bryan Chaffin, co-fondatore del sito dedicato alle notizie realtive ad Apple The Mac Observer, conferma: “Diverse persone nella Silicon Valley danno per certo che Apple stia lavorando su un’automobile”.

Apple spesso studia delle tecnologie e dei potenziali prodotti, senza necessariamente arrivare per tutto ciò che sperimenta a un lancio commerciale. Anche per l’automobile potrebbe essere la stessa cosa, considerati anche tempi e costi di fabbricazione, soprattutto se l’auto è elettrica e addirittura autonoma. Un top manager del settore automotive ha dichiarato al Ft: “E’ un salto quantico arrivare a produrre macchine, Apple non ha prodotto direttamente niente finora”.

SFIDA A TESLA

Uno stabilimento produttivo per automobili costa circa un miliardo di dollari e richiede una supply chain massiccia che fornisca gli oltre 10.000 componenti di un’auto. Tesla Motors, che lavora sul Suv elettrico, ha comprato un ex stabilimento della Toyota in California per 42 milioni di dollari nel 2010 per aumentare la sua capacità produttiva e investito da allora milioni di dollari, riuscendo a produrre però nel 2014 solo 35.000 veicoli. Quest’anno Tesla prevede di spendere ancora 1,5 miliardi di dollari in investimenti di capitale e ricerca.

Apple ha il potere economico per mettere in piedi una produzione di auto hitech (a fine 2014 il suo cash ammontava a 178 miliardi di dollari) e l’automotive è sicuramente diventato uno dei settori caldi dell’hitech, come ha dimostrato anche il recente Ces di Las Vegas; resta da vedere quale sia l’interesse di Apple nello sviluppare e produrre automobili e se l’azienda sia disposta a investire pesantemente.

Intanto però il Project Titan sembra aver già spinto molti dipendenti della Tesla a cercare di farsi assumere da Apple, come si evince da un’email mandata da un dipendente Apple a Business Insider: “Il nostro nuovo progetto è troppo grosso per non suscitare entusiasmo. Credo che modificherà lo status quo e darà a Tesla filo da torcere”.

Secondo LinkedIn, Apple già ha 50 dipendenti che prima lavoravano per Tesla, molti dei quali ingegneri. Bloomberg sostiene che Apple ha provato a sottrarre staff alla Tesla con bonus di 250.000 dollari e un incremento del 60% del loro precedente salario. E’ anche vero che i talenti viaggiano nelle due direzioni, perché Tesla ha assunto almeno 150 persone da Apple negli ultimi anni, anzi Apple avrebbe trasferito molti dipendenti a lavorare su Titan proprio per evitare che lasciassero l’azienda, cercando di coinvolgerli in qualcosa di diverso e ambizioso e senza la pressione che esiste negli altri dipartimenti a sfornare nuovi prodotti ogni anno. Se dunque ci sarà una “Apple car”, certamente non riguarda l’immediato futuro.

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