Nuovo importante spostamento in curia. Il Papa, questa mattina, ha nominato il cardinale Giuseppe Versaldi prefetto della congregazione per l’Educazione cattolica. Sostituirà il cardinale polacco Zenon Grocholewski, che lo scorso 11 ottobre aveva compiuto 75 anni, l’età del “pensionamento” canonico.
BERTONIANO DI FERRO
Versaldi (72 anni il prossimo 30 luglio), fino a oggi ricopriva l’incarico di presidente della Prefettura per gli Affari economici. Considerato assieme al presidente dell’Amministrazione del patrimonio della Sede (APSA), mons. Domenico Calcagno, un “bertoniano” di ferro – nel 1994 fu proprio da Tarcisio Bertone nominato vicario generale a Vercelli –, nel 2011 Benedetto XVI lo chiamò in Vaticano, creandolo cardinale alla prima occasione utile (il 18 febbraio 2012). Pochi giorni prima dell’inizio della Sede Vacante, Joseph Ratzinger lo nominò delegato pontificio per la Congregazione dei figli dell’Immacolata concezione, per condurre la congregazione al risanamento economico.
RIORDINO DELLA CURIA
La nomina di Versaldi rappresenta una promozione, visto che passa da una prefettura a una congregazione. Nell’ottica della riorganizzazione della curia romana, infatti, l’ufficio per gli affari economici verosimilmente sarà destinato a essere assorbito da altri organismi o a veder divise le sue competenze tra i dicasteri già in essere, prima fra tutti la Segreteria per l’Economia creata ex novo l’anno scorso dal Papa.
IL SALVATAGGIO DELL’OSPEDALE DERMATOLOGICO
Solo qualche settimana fa, il nome del porporato piemontese era finito sull’Espresso, citato nell’ambito della battaglia per il controllo delle finanze vaticane tra le diverse istituzioni d’oltretevere. Il settimanale ricordava che la decisione del prefetto della Segreteria per l’Economia, il cardinale George Pell, e del presidente dello Ior, Jean Baptiste de Franssu, di non concedere più il prestito di 50 milioni di euro per salvare l’ospedale dermatologico Idi, si scontrava con il decreto di Versaldi che invece aveva precedentemente avallato la decisione. Proprio l’atto firmato dall’allora presidente della Prefettura per l’economia aveva rappresentato l’elemento di garanzia che aveva convinto il governo italiano a concedere il concordato preventivo.
GLI ULTIMI MOVIMENTI NEL GOVERNO VATICANO
L’ultima importante nomina curiale del Papa risaliva allo scorso novembre, quando il cardinale guineano Robert Sarah, presidente del Pontificio consiglio Cor Unum, fu trasferito al Culto divino e alla disciplina dei sacramenti. In precedenza, pochi mesi dopo l’elezione, Francesco aveva cambiato i responsabili della Segreteria di Stato, del Sinodo dei vescovi e della congregazione per il Clero. Altri porporati attualmente a capo di dicasteri vaticani hanno più di settantacinque anni. Si tratta del prefetto della Congregazione per le cause dei santi, il cardinale Angelo Amato e dei presidenti del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, mons. Antonio Maria Vegliò, e dei Testi Legislativi, mons. Francesco Coccopalmerio.
