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Ecco i libri che ispirano i partiti euro-scettici

Partito per l’Indipendenza del Regno Unito, Syriza in Grecia, Podemos in Spagna, Fronte Nazionale in Francia, Juntos Podemos in Portogallo. Anche se contano su tendenze ideologiche e proposte molto diverse, a volte antipode, questi partiti sono uniti dallo scetticismo verso l’Europa. E, a volte, anche dalla rabbia.

In questo anno di rinnovo elettorale sembrano cogliere lo scontento degli elettori, traducendoli in voti. Dal Regno Unito, che andrà alle urne a maggio, fino alla Spagna, che voterà a novembre, questi partiti euro-scettici sono in testa nei sondaggi.

Ma se questa retorica politica stimola gli elettori, cosa ispira questi partiti? È difficile identificare un’unica linea guida per ciascuno, perché i discorsi sono cambianti, mutano a seconda del pubblico e del momento. Una certezza però c’è, e sono quei libri, quasi sempre firmati dai leader del partito, che vengono considerati una specie di vangelo del movimento politico. Ecco quali sono (e cosa dicono) i titoli che compongono la bibliografia di riferimento dei partiti euro-scettici d’oggi. Tutti firmati dai loro leader, con tanto di foto in copertina.

Flying free di Nigel Farade (Regno Unito)

Pubblicato nel 2010, quando ancora Nigel Farage (qui il ritratto di Formiche.net) non era un personaggio influente nella politica britannica, Flying free è un libro tra memoria e autobiografia. L’autore racconta la sua passione per le polemiche, il lavoro duro e il divertimento “in un’epoca dove regna la leadership incolore”. Il manifesto di Farage ha come determinazione principale “combattere le forze del anti-libertarismo”, quella spinta che lo ha reso una specie di Robin Hood e ha fatto guadagnare consenso al suo partito, l’Ukip.

In Flying free Farage ricorda come è riuscito a sopravvivere da un incidente aereo alla vigilia delle elezioni politiche del 2010 (l’aereo si è schiantato poco dopo il decollo e Farage e il pilota sono rimasti feriti), il periodo di riabilitazione e la ripresa alla guida dell’Ukip. Il leader spiega i suoi progetti politici ed economici e racconta incontri con Tony Blair, Gordon Brown, Nicolas Sarkozy e José Manuel Barroso con una narrazione piena di irriverenza.

farage

“Pour que vive la France” di Marine Le Pen (Francia)

“Qui analizzo il progetto globale, il ruolo della nostra élite politica nella sua realizzazione, i media e la guerra finanziaria che ci ha portato qui”. Così il leader del Front National, Marine Le Pen, spiega in Pour que vive la France la situazione che – secondo lei – minaccia la democrazia nel libro Pour que vive la France pubblicato nel 2012: “Chi parla e perché? Dove si parla, che interessi ci sono? Chi gestisce realmente la Francia e con quali obiettivi? Smontare il funzionamento di una macchina per schiacciare il popolo è il primo passo necessario per un cambiamento reale e, oserei dire, una rivoluzione”. La proposta di una “rivoluzione pacifica e democratica” che la maggioranza dei francesi sembrano volere accettare, secondo gli ultimi sondaggi. Nel libro, comunque, non ci sono riferimenti agli insegnamenti e l’eredità politica del padre Jean-Marie Le Pen.

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Il Minotauro globale di Yanis Varoufakis (Grecia)

Non avendo un libro firmato da lui, il premier greco Alexis Tsipras si affida al suo alleato Yanis Varoufakis, ministro dell’Economia e accademico del governo (qui il ritratto di Formiche.net). È questa la guida del partito Syriza, il libro più popolare e citato dal governo greco.

Uscito nel 2012, in Il Minotauro globale Varoufakis usa un tono molto provocatorio e distrugge il mito dei finanziamenti, la regolarizzazione delle banche e la globalizzazione, per lui cause indiscutibili della crisi economica mondiale. Usa le immagini della mitologia per fare capire i concetti economici a tutti e analizza alcuni sintomi del fenomeno economico negli anni ’70, quando è nato “il Minotauro globale”. “Così come i greci sostenevano un flusso costante di tributi alle bestie, il mondo invia grandi capitali agli Stati Uniti e Wall Street. Il Minotauro global è diventato il motore dell’economia mondiale dagli anni ‘80 fino al 2008”, si legge nella quarta di copertina.

La crisi europea, l’austerità e lo scontro tra il governo cinese e quello americano sono, secondo Varoufakis, sintomi dell’indebolimento del Minotauro, l’evidenza che questo sistema non è più sostenibile. Nonostante ciò, l’autore non si limita a raccontare il male ma propone una serie di opzioni per cambiare questa drammatica situazione.

Varoufakis ne ha scritti tanti, sempre in materia economica, ma è Il Minotauro globale quello che Tsipras regala a tutti i leader mondiali che incontra da quando è diventato premier il 25 gennaio. Porterà una copia in omaggio per Angela Merkel all’incontro di lunedì a Berlino? Chissà.

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Ganar o morir Lecciones políticas en Juego de tronos de Pablo Iglesias

Oltre a Bolivia in movimento. Azione collettiva e potere politico, scritto con Jesús Espasandín nel 2007 per raccontare il fenomeno politico del presidente Evo Morales e Machiavelli di fronte al grande schermo. Cinema e politica (2013), Pablo Iglesias (qui il ritratto di Formiche.net) ha scritto nel 2014 Vincere o morire. Lezioni di politica di Game of Thrones. Sì, quel Game of Thrones, il telefilm americano di fantasy medievale, è la fonte di ispirazione di Podemos. Un po’ come House of Cards per il premier Matteo Renzi, Game of Thrones è la “realtà da dove prendere lezione di politica”, del partito spagnolo con più consenso in questo momento.

In questo libro spieghiamo perché Game of Thrones è molto utile per capire la realtà politica di oggi. Come in Game of Thrones, noi stessi dobbiamo affrontare una situazione complessa senza paragone, e sentiamo la necessità di fare qualcosa per cambiare questo disastro… Come in Game of Thrones, alcuni uomini hanno la fortuna di nascere in buone famiglie e altri devono guadagnarsi il proprio cammino”, ha scritto Iglesias sul suo blog.

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O Cérebro da política di Joana Amaral Dias

Dopo Maníacos de Qualidade nel 2010, un libro sulla psicologia, e Portugal a Arder nel 2011, Joana Amaral Dias si addentra pienamente nel mondo della politica con O Cérebro da política. La psicologa leader del partito euro-scettico del Portogallo Juntos Podemos (qui il ritratto di Formiche.net) ha pubblicato questo libro l’anno scorso e, nonostante il movimento che guida ancora non è ufficialmente un partito politico, presto lo sarà. E questo testo è già diventato la loro guida: “Bisogna capire perché i governi agiscono in un certo modo, come si prendono certe decisioni, perché ci sono alcuni conflitti”, si legge nella quarta di copertina. Amaral Dias sostiene che per farlo è molto utile la psicologia del potere, della vulnerabilità e certi processi cognitivi: “Le emozioni e le motivazioni di chi è coinvolto nel teatro politico”. L’analisi comincia da Platone e Aristotele fino alla politica europea di oggi. Amaral Dias non ha messo la sua foto in copertina.

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