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Così Kerry coccola il Ttip

“In un mondo sempre più globalizzato e senza confini non possiamo immaginare di creare nuove aziende e posti di lavoro semplicemente acquistando e vendendo beni o servizi a noi stessi. Non funzionerebbe. Il mercato crea le opportunità d’impresa e l’export è lo strumento più efficace per supportare la crescita del nostro Paese”. Senza troppi giri di parole John Kerry, segretario di Stato USA, conferma e rinnova l’impegno degli Stati Uniti nel supportare TTIP e TPP, considerati come i più importanti accordi internazionali di partenariato a cui gli USA abbiano lavorato nella storia recente. Kerry è intervenuto nella mattinata del 23 aprile ad un incontro organizzato dall’Atlantic Council di Washington Dc in tema di mercato e sicurezza nazionale, sottolineando più volte durante il  suo statement il valore essenziale di tali accordi per gli Stati Uniti ed i loro partner internazionali.

L’impegno dell’amministrazione Obama, concentrata nel rafforzare consenso interno ed esterno sui piani di partenariato economico che dovrebbero ridisegnare e rafforzare la sfera degli scambi verso l’Atlantico (TTIP) ed il Pacifico (TPP), si fonda sulla consapevolezza di “non voler guardare al passato e cercare di riportare in vita modelli di business ormai fuori tempo massimo”.

Kerry ha affermato: “il 95% dei consumatori mondiali vive fuori dai nostri confini e supporre di non fare business con loro significherebbe indebolirsi sempre più, anche se non è facile affrontare le sfide della globalizzazione e i rischi di una competizione che spesso non è ad armi pari”.  Proprio per questa ragione, il Segretario di Stato ha ribadito: “Gli USA si impegneranno a rafforzare la regolamentazione degli scambi internazionali, in modo tale da ridurre i casi in cui il mercato corre il rischio di autoregolamentarsi senza alcun controllo da parte della politica”.

I Paesi che decideranno di entrare negli accordi di partenariato dovranno rispettare le regole della concorrenza e combattere la corruzione, tutelando la proprietà intellettuale e rispettando gli impegni assunti nei confronti degli altri partner”.

L’obiettivo principale dell’amministrazione Obama è, quindi, quello di “assicurare che lavoratori e imprese abbiano una sana possibilità di competere a livello internazionale”.

Nel voler fugare dubbi e obiezioni avanzate al Congresso, Kerry ha dichiarato: “gli Stati Uniti tuttora hanno capacità e determinazione per guidare il mondo e, sebbene il mercato internazionale non consenta pause di riflessione, la possibilità di trovare nuovi partner commerciali deve essere vista come un’opportunità e non come un pericolo”.

Riferendosi ai Paesi europei, il Segretario di Stato ha insistito sulle opportunità di crescita reciproca che deriverebbero da una convinta adesione al TTIP: “gli USA e l’Europa sono uniti e resteranno uniti in questa sfida ambiziosa. Gli accordi di partenariato rappresentano uno strumento utile per superare la crisi economica e di lavoro che ancora interessa ampie regioni del vecchio continente. Il TTIP offrirà l’opportunità di contribuire al superamento di tale crisi. Il legame consolidato con gli Stati Uniti d’America servirà poi a combattere gli estremismi e l’instabilità politica, a migliorare le condizioni di sicurezza energetica dei Paesi europei e, in questo modo, a evitare i pericoli di una dipendenza energetica monocolore e strategicamente debole”.

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