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Regionali, ecco tutti i candidati e le liste

Lega Nord e Area Popolare alleati in Liguria, ma il patto (sotto banco) c’è pure in Umbria. L’Udc che va a sinistra sia in Puglia che in Campania. E poi la lista degli amministratori di Luca Zaia saltata all’improvviso, l’asse Lega-Fdi in Toscana e Marche. Sono solo alcune delle curiosità che spuntano dagli elenchi di liste e candidati depositati ieri per le elezioni regionali di domenica 31 maggio, quando 23 milioni di cittadini saranno chiamati a votare 48 candidati governatori.

VENETO

La scissione leghista potrebbe costare cara al Carroccio, anche se i sondaggi continuano a dare il governatore uscente Luca Zaia proiettato verso la riconferma. Cinque le liste in suo sostegno: Lega Nord, Forza Italia (epurata dai fittiani), Zaia Presidente, Fratelli d’Italia e Indipendenza Noi Veneto con Zaia, che a Verona candida come capolista l’ex leader della Liga Veneta, Fabrizio Comencini. A sfidare Zaia c’è la candidata renziana Alessandra Moretti; con lei Pd, Alessandra Moretti Presidente, Veneto Civico con Moretti Presidente, Progetto Veneto Autonomo. Il guastafeste è il sindaco di Verona Flavio Tosi che schiera sei liste: Lista Tosi per il Veneto, il Veneto del Fare, Unione Nord-Est, Razza Piave – Veneto Stato, Famiglia Pensionati con Tosi, Area Popolare Veneto con Tosi. Guai a dimenticare Jacopo Berti del Movimento 5 Stelle, mentre sul fronte autonomista darà fastidio Alessio Morosin (Indipendenza Veneta). Chiude il cerchio Laura Di Lucia Coletti de l’Altro Veneto – Ora possiamo a sinistra, mentre è in stand-by la lista di Forza Nuova con Sebastiano Sartori.

LIGURIA

Sfida all’ultimo voto tra la renziana Raffaella Paita e il berlusconiano Giovanni Toti. L’assessora burlandiana può contare sull’appoggio del Pd e delle civiche Liguri con Paita e Liguria Cambia, mentre il consigliere dell’ex premier ha con sé Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord e Area Popolare in un’insolita riproposizione del vecchio centrodestra. A sinistra disturberanno la Paita il civatiano Luca Pastorino (Rete a Sinistra, Lista Pastorino) e Antonio Bruno (l’Altra Liguria), mentre sul fronte del centrodestra i problemi per Toti arriveranno da Enrico Musso (Liguria Libera). Temuta la candidatura in terra grillina di Alice Salvatore (Movimento 5 Stelle), molto meno quella di Matteo Piccardi (Partito comunista dei lavoratori).

TOSCANA

Con il centrodestra diviso in tre, il governatore del Pd Enrico Rossi ha la strada spianata per il bis. Gli bastano solo due liste (Pd e Popolo Toscano), non ha nemmeno imbarcato la sinistra più radicale che correrà da sola sostenendo Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra). Forza Italia ha trovato l’accordo su Stefano Mugnai (ma nelle urne sarà sfida di preferenze tra verdiniani e non) con l’appoggio di Lega Toscana-Più Toscana. Asse a destra tra Lega Nord e Fratelli d’Italia sull’economista salviniano Claudio Borghi Aquilini, mentre Area Popolare punta sul presidente della Camera di commercio di Grosseto, Giovanni Lamioni, in campo con Passione Toscana. L’M5S punta su Giacomo Giannarelli, infine il consigliere regionale ex Lega Gabriele Chiurli si presenta con Democrazia diretta.

MARCHE

Sfida avvincente nelle Marche dove il governatore uscente Gian Mario Spacca scaricato dal Pd si ripresenta per la terza volta sostenuto da Marche 2020-Area Popolare e Forza Italia. Dall’altra parte l’ex sindaco di Pesaro, Luca Ceriscioli, ha con sé Pd, Uniti per le Marche e Popolari per l’Italia. Quindi Gianni Maggi (M5S), l’asse a destra tra Fratelli d’Italia e Lega Nord con Francesco Acquaroli e infine Edoardo Mentrasti (Altre Marche – Sinistre Unite).

UMBRIA

La giovane turca Catiuscia Marini cerca il bis sostenuta da Pd, Umbria Uguale – Sel – La sinistra per l’Umbria, Socialisti riformisti territori per l’Umbria e Iniziativa per l’Umbira civica e popolare. In campo da oltre un anno per sfidarla il sindaco di Assisi Claudio Ricci che ha costruito una coalizione composta da partiti di centrodestra e liste civiche: ci sono Ricci Presidente, Per l’Umbria Popolare con Ricci, Cambiare in Umbria con Ricci, Fdi-An-Ricci presidente, Lega Nord e Forza Italia. Movimento 5 Stelle su Andrea Liberati, quindi altri cinque candidati minori: Amato John De Paulis (Alternativa riformista), Simone Di Stefano (Sovranità prima gli italiani), Aurelio Fabiani (Lista Casa Rossa – Pcdl), Fulvio Carlo Maiorca (Forza Nuova), Michele Vecchietti (lista l’Umbria per un’altra Europa).

CAMPANIA

A ribaltare il quadro politico ci si è messo l’accordo in extremis tra il candidato del Pd Vincenzo De Luca e Ciriaco De Mita dell’Udc, accordo che ha portato i centristi a sinistra. Così l’ex sindaco di Salerno può contare su ben 10 liste, alcune con parecchi transfughi del centrodestra: Pd, Verdi, Psi, Idv, Udc, Centro democratico, Campania Libera, De Luca Presidente, Campania in Rete, Sud con De Luca. Il governatore uscente e ricandidato Stefano Caldoro risponde con 8: Fi, Ncd, Fratelli d’Italia, Caldoro Presidente, Noi Sud, Popolari per l’Italia-Pri, Mai più Terra dei Fuochi, Vittime della Giustizia e del Fisco, Lega Sud Ausionia). Ci sono poi Valeria Ciarambino (M5S), Salvatore Vozza (Sinistra al lavoro per la Campania), l’ex assessore di De Magistris Marco Esposito (Mò) e Michele Gilberti (Forza Nuova).

PUGLIA

Proprio come cinque anni fa, il centrodestra si presenta diviso e ancora una volta i protagonisti della spaccatura sono Raffaele Fitto e Adriana Poli Bortone. L’ex governatore sostiene Francesco Schittulli che si presenta con Movimento Schittulli – Area Popolare, Oltre con Fitto e Fratelli d’Italia. L’ex sindaca di Lecce invece si candida forte di 4 liste: Forza Italia, Puglia Nazionale, Pli e Noi con Salvini (unica regione in cui si presenta). Il grande favorito è però Michele Emiliano con 8 liste: Pd, Emiliano sindaco di Puglia, Puglia con Emiliano, Noi a Sinistra, Popolari, Popolari per l’Italia, Pensionati, Pdci. Gli altri 4 candidati sono Antonella Laricchia (M5S), Riccardo Rossi (l’Altra Puglia), Michele Rizzi (Alternativa Comunista), Gregorio Mariggiò (Verdi).

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