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Ecco perché Donald Trump pensa a un nuovo partito

Il magnate americano Donald Trump dice di avere i numeri (economici) per creare un proprio partito e correre nel 2016 alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Dice di non avere bisogno del sostegno del Partito Repubblicano.

TRUMP CONTRO GLI IMMIGRATI

Alimentando ancora di più le polemiche sulla sua persona, Trump è andato in Texas, sulla frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti. Durante la sua visita non si è risparmiato in critiche contro gli immigrati messicani che vivono in territorio americano. Dopo aver detto di correre gravi rischi per la propria incolumità fisica, perché la zona “è tra le più pericolose degli Usa”, ha ricordato che il 40% degli immigrati illegali entra negli Usa passando dagli aeroporti e non attraversando il deserto. Per questo motivo è convinto che siano necessari regolamenti più rigidi contro il fenomeno dell’immigrazione, ma insiste comunque nel dire che serva costruire un muro che se separi i due Paesi.

I DISPETTI DEL COMITATO 

Trump vuole andare via dal Partito Repubblicano perché si sente discriminato dal Comitato Nazionale Repubblicano (Nrc). Crede che l’organismo remi contro di lui perché ha criticato il senatore ed ex candidato presidenziale, John McCain. Il potere dell’Nrc all’interno del Partito Repubblicano si basa sulla gestione dei fondi dei candidati e della logistica delle campagne. Non si tratta di risorse estremamente significative, ma di un sostegno istituzionale e di comunicazione. L’Nrc sostiene che Trump non ha spazio né dentro il partito né dentro al Paese. Ma il magnate ha replicato che nessuno lo aveva criticato prima, quando era solito effettuare ingenti donazioni.

BOICOTTATI DAL PARTITO

Negli Stati Uniti i partiti politici non possono espellere ufficialmente i loro militanti, ma spingono a boicottarli. Una strategia che non sempre funziona. Joe Libermann del Partito Democratico è stato marginato dai suoi compagni di partito nella campagna elettorale del 2006. Nonostante ciò è riuscito ad essere rieletto senatore del Connecticut da indipendente. Nel 1992 e nel 1996 un altro miliardario, Ross Perot, non voluto dai partiti americani tradizionali, si è inventato il Partito della Riforma, riuscendo a raccogliere rispettivamente il 18,9% e l’8% dei voti. Quanti ne prenderà Donald Trump?

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