Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Come cala (e cambia) la pubblicità. Report Nielsen

Sono usciti i dati Nielsen sull’andamento della pubblicità nel primo semestre 2015 e il primo commento è uno solo: mancano i mondiali di calcio. Gli anni dispari sono sempre più difficili, la raccolta pubblicitaria indietreggia, gli ascolti calano, gli investimenti sono di gran lunga minori. E giugno è il mese che ne risente di più. Insomma, questo primo semestre è andato male, ma le prospettive non erano migliori, dunque nessuna illusione.

I DATI CALANTI

“Il picco negativo del 2015 – spiega Andrea Dal Sasso, Advertising Information Service Businnes Directors di Nielsen –  è come sempre giugno. Sostanzialmente la televisione torna ai livelli di giugno 2013 e per gli altri mezzi, a grandi linee, il risultato è speculare rispetto al giugno scorso.”

D’altronde il calcio si guarda tramite la Tv e se non c’è il calcio gli investitori risparmino. Il calo nel mese di giugno è del 14,3% e nel periodo gennaio-giugno si chiude a -3,0%.

Altro mezzo d’informazione che segna un andamento fortemente negativo sono i quotidiani: un calo di -17,2% nel mese di giugno e -8,0% nell’intero semestre, scendendo sotto quota 400 milioni di investimenti.

Anche internet, contrariamente a quanto si possa pensare, va male, ma anche qui l’assenza dei mondiali conta parecchio. I mondiali dell’anno precedente sono stati primi realmente “social” e Fcp-Assointernet, aveva registrato un aumento dell’11% nelle entrate pubblicitarie on-line. Proprio Nielsen diffuse questi eloquenti dati: 3,1 milioni di tweet postati durante tutte le partite, 17,5 milioni di impression (numero complessivo delle volte in cui i tweet sono stati visti) generate dai quasi 310 mila tweet postati sul celebre social network durante la finale trasmessa da Raiuno e Sky Mondiale1. Dunque, un successo. La raccolta pubblicitaria è andata alle stelle compensando le mancanze della Tv.

D’altra parte come aveva dichiarato anche Luca Bordin, General Manager Media Sales & Solutions di Nielsen. “I milioni di messaggi e interazioni tra gli appassionati per condividere gioie, delusioni, commenti e battute durante le 64 partite disputate dimostrano quanto sia ormai rilevante in Italia il fenomeno della Social Tv”. Ecco, senza le partite il calo di introiti è stato di 3 punti percentuali.

I DATI CRESCENTI

Le grandi novità sono due: la radio e il cibo. La prima perché segna un buon miglioramento negli investimenti (+7.5%), la seconda perché quello alimentare è il settore merceologico che continua a vendere molto bene. Non a caso detiene le maggiori quote di mercato. EXPO contribuisce, ma le nuove mode del magio-sano-magio-bene-sono-in-forma, pure. L’alimentare, dunque,  segna un miglioramento di 4 punti %. Altro settore merceologico che porta un segno positivo è quello farmaceutico (+5,2%).

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter