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Quale il ruolo dell’Arabia Saudita per la pace nel Medio Oriente?

“L’Arabia Saudita sta facendo la sua parte per la crisi umanitaria nata dalla guerra in Siria. Sono più di 500 mila i siriani che ospitiamo in Arabia Saudita dall’inizio della crisi dando loro tutti i diritti e le opportunità.”
E’ stato molto diretto ieri, anticipando in parte anche il comunicato ufficiale di oggi del Ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita, il principe saudita Turki bin Faisal Al Saud nel corso del suo intervento a Napoli alla Fondazione Mediterraneo dove ha ricevuto il Premio Mediterraneo per la Diplomazia “per il suo impegno profuso nel conciliare i popoli attraverso l’uso della diplomazia”.

Michele Capasso e Turki bin Faisal Al Saud
Michele Capasso e Turki bin Faisal Al Saud

Turki bin Faisal Al Saud, ex capo dei servizi segreti sauditi, ex ambasciatore saudita negli Stati Uniti, membro della famiglia reale e attuale presidente del Centro Re Faisal per la Ricerca e gli Studi Islamici (KFCRIS – King Faisal Center for Research and Islamic Studies), è considerato dalla stampa internazionale come uno dei più autorevoli rappresentanti della famiglia reale saudita nel mondo, partecipa al World Economic Forum e ai più importanti consessi internazionali. Insomma le sue parole vanno pesate.

Nel corso dell’incontro il principe saudita ha anche sottoscritto con il presidente della Fondazione Mediterraneo Michele Capasso (un eclettico architetto che da anni ha messo al centro delle sue attività la diplomazia culturale per la pace nel Medio Oriente) un importante protocollo d’intesa tra la Fondazione ed il KFCRIS per azioni concrete tese a valorizzare ciò che unisce ed ha unito il mondo arabo-islamico e il mondo occidentale.

Ho avuto modo di confrontarmi con lui sui temi di attualità che ha affrontato anche nel suo intervento. L’ho trovato un leader cosciente delle sfide che si trova ad affrontare la comunità internazionale e sul ruolo che dovrà avere il suo paese.
Sono figure come la sua di cui ha bisogno il mondo arabo per poter elaborare una strategia comune con la Comunità internazionale contro i terrorismi di matrice islamica (la dizione di Stato Islamico mi lascia sempre perplesso…).

L’Arabia Saudita, proprio per smentire ogni tipo di rapporto con i terroristi di matrice islamica e grazie alle buone relazioni con li Stati Uniti e i paesi Europei, ha una grande opportunità: dimostrare che è il paese dell’area che grazie alla sua stabilità ed ad una leadership
illuminata può dare un impulso alla pace in Medio Oriente.

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