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Giubileo, come (non) avanzano i cantieri

Un intervento portato a termine, due cantieri aperti e trentadue opere totali previste. Sono i numeri dei lavori per l’anno giubilare che partirà il prossimo 8 dicembre a Roma, ma che sembrano essere ancora fermi alle fasi iniziali a meno di un mese dall’inizio del Giubileo. E i finanziamenti, così come i lavori, sembrano essersi persi nel marasma creato dalla crisi della giunta Marino.

LE OPERE PREVISTE

La lista delle opere che dovranno essere portate a termine per rendere la città di Roma a prova di Giubileo è lunga e difficilmente verrà esaurita prima dell’apertura del giubileo. Infatti, si legge sul Messaggero, gli interventi sono una trentina e prevedono “la riqualificazione della zona intorno a S.Pietro, di lunghe porzioni dei Lungotevere di un tratto di via Appia Antica, il ripristino e attivazione dei bagni pubblici, la creazione di percorsi pedonali giubilari, gli interventi intorno alle aree verdi basilicali, sulle ville storiche (Colle Oppio) e la manutenzione aree verdi lungo i percorsi giubilari”

(CHI È LIBERIO ANDREATTA,  IL MONSIGNORE CHE DIFENDE MARINO. LE FOTO)

INTERVENTI TERMINATI O IN CORSO D’OPERA

Un solo intervento è stato concluso, ed è quello relativo al rifacimento del manto stradale delle vie adiacenti alla stazione Termini, finanziato con i fondi del Giubileo. Sono stati aperti ieri, invece, i cantieri a piazzale Ostiense e piazza di porta San Paolo e a viale delle Mura Latine e viale di Porta Ardeatina. Per i due cantieri sono stati stanziati 970 e 910 mila euro, ma i lavori sono appena all’inizio.

LAVORI NELLE MANI DI TRONCA

Il terremoto che ha travolto il comune di Roma portando alle dimissioni del sindaco Ignazio Marino non ha certo semplificato le procedure relative all’organizzazione del Giubileo. Il commissario della Capitale, Francesco Paolo Tronca, nominato dal governo, incontrerà in serata la squadra di sub commissari per discutere dell’assegnazione delle deleghe e per verificare lo stato dei lavori per l’Anno Santo e il sub commissario Ugo Taucer – rivelano fonti di agenzia – ha tranquillizzato sulla riuscita dei lavori in tempo per il Giubileo con un: “Stiamo lavorando, state tranquilli”.

(CHI È LIBERIO ANDREATTA,  IL MONSIGNORE CHE DIFENDE MARINO. LE FOTO)

FINANZIAMENTI FANTASMA

Ma a non essere partiti non sono soltanto i lavori – e con ragione – ma anche i fondi con cui finanziarli. Le cifre le ha riportate questa mattina il Tempo, sottolineando come dei “300 milioni di euro promessi da sei mesi” dal governo, non ne sia arrivato neanche uno. I cantieri stradali (28) richiedono 30 milioni totali, e al momento – oltre ai lavori ultimati al manto stradale attorno Termini – sono partiti i lavori sull’Appia antica, da via delle mira Latine a via di Porta Ardeatina (970 mila euro), e l’intervento di riqualificazione di piazzale Ostiense dal valore di 910 mila euro. Ad agosto erano stati sbloccati dal governo 50 milioni di euro, ma di questi soldi solo 12 milioni sono stati utilizzati per potenziare il trasporto pubblico.

PAROLA DI RENZI

Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha promesso al commissario Tronca che “a breve” verranno sbloccati i 300 milioni per l’Anno Santo, ma c’è chi si domanda come mai si sia aspettato così tanto. Tra i vari, se l’è chiesto anche monsignor Liberio Andreatta, responsabile dell’Opera romana pellegrinaggi, che ai microfoni di Radio24 nel programma Mix24 di Giovanni Minoli ha espresso perplessità sulle tempistiche del governo, ma molta fiducia in chi dal primo momento ha lavorato senza sosta per rendere il Giubileo un’occasione per i fedeli e per la città di Roma. “Io ci credo in questa città – ha dichiarato Andreatta a Radio24 -, e soprattutto credo in quelle persone che ci mettono l’anima. Pensi che questi assessori che giorno e notte, queste persone che io ho incontrato, questa squadra che ha lavorato per il Giubileo verso il quale io ho un rispetto perché ho visto lasciare la famiglia il sabato e la domenica, in piena estate, mentre la moglie e i figli andavano al mare. Le pare giusto che noi ci sputiamo addosso? Mettiamo sempre la croce su chi lavora, e non su molti che giudicano troppo”.

(CHI È LIBERIO ANDREATTA,  IL MONSIGNORE CHE DIFENDE MARINO. LE FOTO)

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