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Cosa vi auguro per il 2016

Carissimi amici,

sto aspettando – come immagino voi – la mezzanotte (anche se normalmente non uso botti…) e nel frattempo penso… anche a voi! Mi chiedo: che cosa augurare ai fedeli di Formiche.net? In tanti messaggini un po’ languidi che ricevo leggo: salute, benessere, successo. Poi anche pace, armonia, allegria. Ma forse nessuno mi augura la libertà! La diamo per scontata? Ce l’abbiamo già dalla nascita? A ben vedere, sotto sotto come si dice, non è poi così scontata. Vedo un sacco di gente che pensa di essere liberissima, ma è schiavizzata dalle proprie cattive abitudini. Pensate a quelli che maniacalmente sparano centinaia di euro di botti ad ogni capodanno! Per loro, se non sparano, l’anno nuovo non arriva.

Poi vedo gente che ritiene di essere liberissima, si muove, va, gira, disfa. Ma ha il pensiero legato: sono quelli che pensano col cervello degli altri e non ragionano con la propria testa. Ragazzi (spero di avervi online!), spiegatemi un po’: siete proprio sicuri di essere liberamente raziocinanti sul tema della libertà di scelta educativa? Pensate davvero che i genitori in Italia siano liberi di scegliere l’educazione, la scuola pubblica (controllata, verificata, in regola perfetta) paritaria o statale che desidererebbero? Se lo pensate, scatta il mio augurio per il nuovo anno: vi auguro di recuperare tutto il vostro potenziale di intelligenza e di razionalità per capire che in Italia il povero non può scegliere la buona scuola pubblica che desidera per il proprio figlio. Ma vi auguro di più: capire – dati e numeri alla mano – che in Italia tutti i genitori, esercitando la loro libera scelta educativa tra una pluralità di scuole, potrebbero anche far risparmiare allo Stato 17 miliardi di euro all’anno. Se chi ci governa decidesse semplicemente di applicare il costo standard per alunno ad ogni buona scuola pubblica, paritaria o statale della Repubblica! Due piccioni con una fava: la sacrosanta libertà di scelta educativa per la famiglia (“Fatti non foste a viver come bruti”) e un risparmio di quasi 20 miliardi di euro per le casse dello Stato.

Con il mio augurio, anche un consiglio di buona lettura (dai che ce la fate: siete tutti laureati o quasi!): “Il diritto di apprendere”, Giappichelli, Torino, 2010. Lì c’è tutto. Buona lettura! E buon anno nuovo, allo scoccare della mezzanotte!

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