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Caro Berlusconi, nessuna autocritica sul disfacimento di Forza Italia?

Coloro che criticano la nuova legge elettorale sostengono che, grazie ai suoi meccanismi, la lista che vince le elezioni potrebbe “dare cappotto’’ all’intero sistema politico, eleggendo a suo piacimento anche i componenti delle massime istituzioni di garanzia: dal Presidente della Repubblica ai giudici costituzionali. Matteo Renzi ha dimostrato che, per realizzare questo obiettivo, non c’è alcun bisogno dell’Italicum. E’ sufficiente tessere le alleanze opportune al momento giusto ed avvalersi degli errori degli altri.

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“Con il discorso di Onna ho raggiunto l’apice del consenso’’. Sono parole di Silvio Berlusconi riferite all’intervento che svolse, da Presidente del Consiglio, il 25 aprile del 2009, in quella località abruzzese tanto colpita dal terremoto. In effetti, quel discorso suscitò un generale apprezzamento perché il Cavaliere riuscì a sembrare al di sopra delle parti e a rappresentare il Paese nel suo insieme, nell’appartenenza a quello spirito della Resistenza che gli era sempre stata negata. Da allora sono trascorsi poco più di sei anni. In politica sono tanti, ma non tali da giustificare quanto sta succedendo a Forza Italia, proprio in questi giorni: perdita di milioni di voti, caos politico, divisioni interne, mancanza di una strategia e per di più bancarotta economica, con il ricorso a licenziamenti collettivi. Per spiegare questa débacle, Berlusconi è in grado di usare, a buon diritto, tanti argomenti e fatti a lui non imputabili (dalle persecuzioni giudiziarie ai tradimenti politici, alle congiure internazionali), essendone stato la principale vittima. Ma non sarebbe il caso di compiere pure qualche riflessione autocritica?

(BERLUSCONI PIUTTOSTO MALINCONICO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI VESPA. TUTTE LE FOTO DI PIZZI)

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Pare che la seconda moglie di Lucio Gelli fosse in precedenza la sua badante rumena. In Italia esiste una legge in forza della quale quando tra i coniugi vi sono più di vent’anni di differenza di età, quello superstite incassa la pensione di reversibilità soltanto se il matrimonio è durato più di dieci anni. L’hanno chiamata ‘’norma anti-badanti’’.

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