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Perché mi candido a sindaco di Milano per il centrodestra. Parla Mardegan

Nel centrodestra milanese qualcosa si muove. La novità principale al momento arriva dalla lista civica NoixMilano capitanata da Nicolò Mardegan. Il giovane avvocato milanese già nel Pdl e in Ncd dice: “Sono pronto, ma per vincere dobbiamo essere compatti”. Dunque Mardegan sta per candidarsi a sindaco di Milano. In antitesi al centrosinistra e in virtuosa concorrenza con altri, eventuali, candidati di centrodestra, a partire da Corrado Passera. Ma di fatto Mardegan punta a coagulare consensi e simpatie anche di militanti e vertici del Carroccio di Matteo Salvini.

LA DISCESA IN CAMPO

Sta di fatto che Mardegan ha deciso di metterci la faccia, qualcuno dice spavaldamente, qualche altro sostiene che invece a muoverlo sia “l’incoscienza del coraggio”. Lui risponde: “La vera spinta propulsiva è l’amore per questa città. NoixMilano è infatti una realtà civica costituita dai milanesi per i milanesi”. L’idea di mettersi in prima linea nasce dal fatto che NoixMilano è un movimento trasversale che accoglie la sciùra Maria del Giambellino e l’amministratore delegato della multinazionale che vive a pochi passi da Brera: “Sì, vogliamo rappresentare tutti” dice.

IL PROGETTO

Ma che cos’ha in mente questo professionista di bell’aspetto sempre in giacca e cravatta? “Faccio politica da quando avevo 18 anni, il mio primo incarico è stato quello di consigliere nei quartieri della zona (Fiera, Gallaratese, Quarto Oggiaro), è stata la migliore palestra che potessi avere. Poi, è arrivato tutto il resto”. Ha scelto di giocare le sue carte proprio nel momento in cui gli occhi di Milano sono puntati verso le primarie del centrosinistra e il centrodestra sembra stare alla finestra a guardare. “L’ho fatto perché sono stufo dei giochi politici, basta pensare solo alle poltrone, la battaglia si fa con le idee e i programmi che dunque prescindono dai nomi”.

 

LE IDEE

Non si può parlare ancora di un vero e proprio programma, quello sarà presentato prossimamente ma, si intuisce dalle parole di Mardegan e dei suoi, che le priorità sono fondamentalmente: il lavoro, la famiglia e le periferie. “E’ facile fare il sindaco del quadrilatero della moda. Ma Milano è anche le sue periferie che devono diventare belle come il centro”, taglia corto: “Bisogna investire sull’edilizia locale così da creare posti di lavoro e nuove case popolari da dare anche alle giovani coppie”. La famiglia infatti è un tema che gli sta particolarmente a cuore: “Non sono contro il ddl Cirinnà, né contro gli omosessuali, credo però che la famiglia sia quella tradizionale formata da mamma, papà e figli. Non è un problema di religione, è il diritto naturale a dirlo. Io sono cattolico, ma non serve i catechismo per sapere che la famiglia si fonda sull’unione tra un uomo e una donna perché per procreare sono questi due gli elementi fondamentali”.

PASSERA, LA LEGA, FORZA ITALIA E FRATELLI D’ITALIA

Chi lo sosterrà? “Vogliamo essere inclusivi, nessuno si pone con l’arroganza di voler essere migliore di altri – risponde – ci sono molti amici, dirigenti locali dei partiti che sono pronti a diventare leader, devono farlo”. Tra questi certamente Corrado Passera che con la sua Italia Unica è stato il primo a proporsi come alternativa al centrosinistra e che il 31 gennaio presenterà il suo programma al Teatro Vetra. Mardegan svela di essere in perenne dialogo con Passera ma anche “con Matteo Salvini della Lega e Carlo Fidanza di Fratelli d’Italia“: “L’obiettivo è riuscire a stare dalla stessa parte“. Qualche scaramuccia in più con Forza Italia? Potrebbe essere, d’altronde Maria Stella Gelmini avrebbe voluto Mardegan tra i nomi della sua lista e il trentatreenne pare abbia declinato l’invito. “Ho detto a Salvini che la Lega in questo momento è il partito più grande del centrodestra, sono la ruspa, però manca la gru e NoixMilano può essere proprio questo, può chiamare a raccolta la borghesia ma anche le periferie che non sposano totalmente il progetto di via Bellerio”. Salvini già in passato si era detto disponibile al dialogo ma prima di prendere posizione si guarda intorno. Anche con Fratelli d’Italia pare ci sia stato un avvicinamento, ovviamente nulla di ufficiale. Resta infatti l’incognita Forza Italia e prima di giungere a una decisione definitiva è necessario capire come si muoverà il partito di Silvio Berlusconi.

LE STOCCATE A SALA E BALZANI

E Sala? “Lo ringraziamo per quello che ha fatto con Expo, ma lui è stato messo lì da Palazzo Chigi, è un uomo di Roma e Milano non ha bisogno che Roma le imponga nulla“. Una parola anche sulla collega di partito di Sala, Francesca Balzani, attuale vicesindaco e assessore al bilancio: “Si vanta di aver messo ordine nel bilancio del Comune, ma aumentando vertiginosamente le tasse saremmo stati capaci tutti“. Poi chiosa: “E’ giunta l’ora di salutare e ringraziare i nostri maestri e dirigenti storici e provare a camminare con le nostre gambe. La mia non è superbia, sono semplicemente convinto che Milano abbia bisogno di una classe dirigente nuova, formata da trentenni e quarantenni. Come per altro accade nel resto dell’Europa. Bisogna capire che non possiamo più fare politica con i gazebi, con tutto il rispetto per chi li fa. La politica ha bisogno di concretezza”.

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