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Cosa fanno davvero le Banche popolari

Maastricht, popolari

Le Banche popolari hanno chiuso il 2015 con 286 miliardi di euro di risparmio raccolto sotto forma di depositi, di cui 210 in conto corrente, con una crescita, a fine 2015, del 3%. L’aumento dei depositi, a conferma di una tendenza consolidata, si conferma anche ad inizio 2016 con l’accelerazione del 5% nel mese di febbraio. E’ quanto si legge in un comunicato stampa di Assopopolari, l’associazione che riunisce e rappresenta le banche popolari presieduta da Corrado Sforza Fogliani.

I NUMERI

L’aumento, registrato a livello nazionale, ha riguardato tutte le aeree geografiche con la sola eccezione delle regioni centrali dove la dinamica è rimasta stazionaria. Nel Nord Ovest, dove si concentra il 45% dei depositi delle Banche Popolari, a fine 2015, l’incremento annuale è stato del 4%, concentrato soprattutto in Piemonte (+4%) e Lombardia (+4,5%). Nel Nord Est (+2%), l’aumento ha riguardato principalmente l’Emilia Romagna (+6,5%), mentre nel Meridione (+4%) ha interessato tutte le regioni con una crescita del 3,5% in Puglia e del 5% in Sicilia.

IL COMMENTO DEL SEGRETARIO GENERALE

Ha commentato il segretario generale di Assopopolari, Giuseppe De Lucia Lumeno: “Il dato sull’andamento dei depositi, unito a quello sulla crescita dei soci, arrivati a 1,4 milioni, e del numero dei clienti, 12,4 milioni, evidenzia, ancora una volta, come all’interno del panorama bancario sia necessario riconoscere e preservare quella biodiversità che, come dimostrato in più occasioni anche da studi internazionali, rappresenta il modo migliore per tentare di uscire dalla crisi economica assicurando la stabilità del sistema e mitigandone gli eccessi”.

 

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