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Le associazioni del settore scuola incontrano Corrado Passera

Stefano Parisi e Corrado Passera

Il 4 aprile u.s. le Associazioni del settore scuola AGE, AGeSC, Aninsei Lombardia, Comitato Politico Scolastico, Cdo Opere Educative, Diesse, Faes, Fidae Lombardia, Amism-Fism, Uciim, Aimc, hanno incontrato il dott. Corrado Passera, candidato sindaco di Milano.

L’incontro si è aperto con una breve premessa di Passera, che ha dichiarato immediatamente di essere a favore della libertà di scelta educativa e invitato i presenti a pensare a quelle soluzioni ottimali che permetterebbero al Comune di Milano di diventare un’eccellenza in questo campo.

Hanno fatto seguito a questa premessa gli interventi dei rappresentanti delle Associazioni che hanno esposto le loro istanze e le loro aspettative verso il nuovo Sindaco e la futura Giunta che governerà Milano nei prossimi cinque anni.

Si rileva immediatamente, da parte di Pasolini (Comitato Politico non statale e Aninsei), come le leggi in vigore –a partire dalla Legge 62/2000 che sancisce l’esistenza di un unico sistema scolastico nazionale formato da scuole statali e paritarie- permetterebbero già una situazione ottimale qualora il Comune le applicasse; purtroppo, però, dall’ultima giunta ciò non è stato fatto, sovvertendo il principio di sussidiarietà sancito dall’art. 118 della Costituzione e arrivando addirittura a penalizzare le scuole paritarie, come ad esempio nel caso della Tassa Tari, che nella scuola statale si paga pro capite e nella scuola paritaria a mq.

Analogamente, si è verificata anche un’involuzione relativamente ai contributi per la scuola dell’infanzia paritaria gestita da privati, sulla vigilanza urbana che non offre il proprio servizio davanti alla scuola paritaria, o non si cura dei  numerosi problemi di trasporto per gli alunni che frequentano scuole in area C.

Bruschi (AMISM-FISM) chiede, al riguardo, di considerare i modelli virtuosi che esistono già, come ad esempio la Convenzione stipulata dal Comune di Brescia con tutte le scuole dell’infanzia della città, e di tenere presente quanto introdotto dal comma 181, lettera e) dell’art. 1, della legge 107/2015  (delega su 0-6 anni) che presuppone una ottimizzazione del sistema, assai difficile se lo Stato continua a fare da garante e gestore nello stesso tempo.

Da parte di Saiani (AGE) si sottolinea l’importanza della formazione dei dirigenti e dei docenti per quanto riguarda la conoscenza e il rispetto delle leggi sia per il settore paritario che quello statale, e da parte di Guerin (Cdo Opere Educative) l’opportunità di mettere a disposizione stabili comunali con affitti calmierati per gestori di scuole paritarie, consentendo sia una manutenzione efficace di parte del patrimonio immobiliare, sia a chi svolge un servizio pubblico di beneficiarne. Altra competenza importante del Comune, nell’ambito del diritto allo studio, è l’assistenza e l’accompagnamento per i disabili, su cui permane una profonda disparità di trattamento relativamente alle ore assegnate agli alunni frequentanti le scuole paritarie, oltre a gravi ritardi nell’assegnazione delle stesse che non consentono una programmazione efficace. Ricupati (Agesc) ricorda il principio “tutti i bambini sono uguali”, su cui è costruita la Convenzione con le scuole dell’infanzia paritarie private, sottolineando però come tale principio sia contraddetto nei fatti, poiché si dimentica che le scuole paritarie private non possono essere frequentati da tutti se non grazie a borse di studio o gratuità praticate dalle scuole stesse per accogliere famiglie con redditi bassi. Suor Anna Monia (Fidae Lombardia), da parte sua, ribadisce come valorizzare il sistema paritarie sia utile quantomeno per buon senso e praticità, poiché si risparmia e molto, e che per questo occorre un sindaco cui  interessino queste cose e la voglia di realizzarle senza vincoli partitici. Cipolli (AIMC), chiede per questo garanzie in merito a risorse, condizioni di esercizio, standard di qualità adeguati per tutte le scuole del sistema pubblico integrato.

Conclude il dott. Passera, rispondendo a quanto emerso negli interventi e affermando che è il momento di un progetto di ampio respiro e manifestando una chiara e determinata volontà nel trovare strade percorribili affinché il sistema scolastico sia realmente pluralista. Certamente il Comune ha un’esperienza importante sull’infanzia e bisogna pensare ad un bel progetto, con interventi sulla disabilità, libri di testo, trasporti, avendo competenza sul diritto allo studio.

Registra però, in questa fase particolare in cui emergono anche nuove forme di disagio, la mancanza la visione di insieme e soprattutto la capacità di vedere la persona nell’insieme dei suoi bisogni che possono essere di diversa natura (es: alloggio, educazione, lavoro, ecc) e la necessità in questo senso  di un riassetto. In merito alle scuole paritarie, in particolare, va risolta la dicotomia tra Regione e Comune.

Queste, secondo il dott. Passera, sono in estrema sintesi le coordinate del lavoro da intraprendere:

– convenzione Scuole dell’infanzia di Brescia: modello da applicare a tutto il segmento 0-6;

– parità di trattamento, eguali misure per il mondo statale, paritario dell’Ente locale e paritario privato;

– applicazione del principio di Sussidiarietà: prima di pensare alla realizzazione di soluzioni statali o dell’ente locale, verificare se ci sono altri privati seri che offrono soluzioni al problema, a parità di prezzo o addirittura con un risparmio, stabilendo un costo standard a sostegno del servizio realizzato e verificando gli standard di qualità del servizio. Una vera sussidiarietà che risolva anche i problemi delle famiglie che lavorano.

 

Michele Ricupati AGeSC

Milena Saini (AGE)

Giulio Massa Aninsei

Roberto Pasolini Comitato Politico Scolastico

Paola Guerin Cdo Opere Educative

Mariella Ferrante Diesse Lombardia

Giovanni Sanfilippo Faes

Anna Monia Alfieri Fidae Lombardia

Giovanni Piccardo Filins Milano

Gianluigi Bruschi Amism – Fism Milano

Stefano Pierantoni Uciim Lombardia

Roberta Cipolli Aimc Milano

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