Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Perché la Cia (Confederazione agricoltori) voterà sì al referendum costituzionale

Maria Elena Boschi

La partita per il referendum costituzionale si fa più dura ogni giorno che passa. I due schieramenti contrapposti – i favorevoli alla riforma e i contrari – continuano a fronteggiarsi a colpi di adesioni più o meno illustri. Mentre si va defininendo la campagna per i costituzionalisti – ormai quasi tutti schierati da una parte o dall’altra – se ne va aprendo un’altra altrettanto, se non addirittura, più importante vista la mole di voti che è in grado di generare: la competizione per accaparrarsi l’appoggio delle centinaia di associazioni di categoria che esistono nel nostro Paese.

IL SI’ DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI

La maggior parte sta decidendo se prendere una posizione netta proprio in queste settimane, alcune invece lo hanno già fatto. Il sostegno più eclatante l’ha annunciato il nuovo presidente di Confindustria Vincenzo Boccia in occasione dell’assemblea generale che lo ha visto debuttare alla guida di Viale Dell’Astronomia. Un’altra adesione è quella della Confederazione Italiana Agricoltori, in ordine di importanza la terza organizzazione di rappresentanza dei coltivatori in Italia dopo Coldiretti e Confagricoltura. Un soggetto che rappresenta, comunque, novecentomila operatori del settore tra imprenditori agricoli e contadini.

I MOTIVI DEL SI’

L’ordine del giorno approvato dalla direzione generale dell’organizzazione non lascia spazio alle interpretazioni: “La Direzione nazionale, lasciando ovviamente gli iscritti liberi di esprimere con il voto la loro personale posizione, impegna gli organi a sostenere tutto il percorso di ammodernamento e semplificazione contenuto nella Riforma della Costituzione“. Dunque, un appoggio convinto: i vertici della Confederazione – guidati dal presidente Dino Scanavino – stanno anche valutando le iniziative concrete da mettere in campo per sostenere attivamente la campagna per il Sì in corso in questi mesi.

OBIETTIVO SEMPLIFICAZIONE

Nel motivare il suo appoggio alla nuova Costituzione – votata dalla Camera e adesso in attesa della conferma popolare – la Confederazione sottolinea l’eccessiva complessità dell’assetto politico-amministrativo italiano, caratterizzato da “un numero eccessivo di livelli istituzionali“, che ne “rendono faticoso ed eccessivamente burocratico il funzionamento“. In quest’ottica, tra gli elementi di semplificazione che il documento sottolinea, spiccano “il superamento del bicameralismo perfetto, delle province e del Cnel“.

LE NUOVE FORME DELLA RAPPRESENTANZA

Sostegno alla revisione costituzionale determinato anche dalla convinzione che sia necessario modificare gli strumenti attraverso i quali nel nostro Paese vengono rappresentati i corpi intermedi. In questo senso la proposta della Confederazione è di andare verso un modello che superi lo strumento della concertazione, previsto dalla Costituzione con il riconoscimento del Cnel. Un nuovo modello per la rappresentanza nel nostro Paese, il cui varo – si sottolinea nell’ordine del giorno della direzione nazionale dell’organizzazione – potrebbe essere senz’altro facilitato dall’approvazione contestuale della “riforma della Costituzione, della legge elettorale e della legge di riforma della Pubblica Amministrazione (c.d. Legge Madia)“. Il loro “combinato disposto” – conclude il documento – “determina un cambiamento profondo dell’assetto della Repubblica comprensivo anche delle funzioni e del ruolo della rappresentanza“.

×

Iscriviti alla newsletter