Faq, appunto. Una giustizia è giusta se dà risposte. Fonetica e acronimi devono sempre andare a braccetto. Siamo in un distributore di benzina di quelli – pochi – no logo. Non appartenenti, dunque, a nessuna delle grandi compagnie petrolifere. La proprietà ha organizzato il distributore con due dipendenti che turnano durante l’orario di apertura – diurno – quando non è attivo il rifornimento automatico con pagamento a mezzo bancomat.
Al dipendente con maggiore esperienza è affidato anche il compito di effettuare le chiusure contabili alla sera. Insomma la proprietà si fida di questa persona. Ma, in un distributore circola molto contante, quindi circolano anche molte tentazioni. Così il giovane esperto si dimostra anche smaliziato.
Faq, appunto. La benzina dal petrolio suo genitore ha ereditato la natura diabolica e come Lucifero, è mutaforma. Si espande, evapora. E l’uomo, specie quando si fa bestia, per il denaro è pronto a ingegnarsi. Cosa possono fare i poveri ispettori metrici e gli agenti delle dogane contro l’uomo che si fa ricco per tramite dei dislivelli millimetrici nelle bonze. Ma questo è un altro discorso.
Al distributore di cui stiamo parlando le malizie fanno ridere i polli, infatti lo smaliziato dipendente si limita a fare la cresta. Ogni giorno per un bel po’ di tempo. La proprietà se non chiude gli occhi, mette gli occhiali da sole. Manda qualche segnale allo smaliziato dipendente, ma lui non coglie le sfumature. Così un giorno l’amministratore lo prende a parte e lo smaschera. Lui non può che vuotare il sacco. L’amministratore gli propone di chiudere il rapporto lavorativo senza denunce in modo da non sporcargli la reputazione. Tu te ne vai, io trattengo il TFR. Facciamo finta che non sia successo niente.
Faq, appunto. Lui però non smette di essere smaliziato. È uno che ama il gioco. Il gioco come la benzina è un altro mutaforma. Scommette e perde. Scommette e perde. Insomma gli servono i soldi. Ed ha appena perso il lavoro. Va dal sindacato. E al sindacato si sa si tutelano i diritti dei lavoratori. E se un datore di lavoro non ti riconosce il TFR quando vai via, sono calpestati i diritti del lavoratore. Anche la legge diventa diabolica e mutaforma. Parte la causa. La verità della storia non sarà più quella vera e reale, ma quella accertata, vista attraverso quel diabolico specchio deformante che è la legge.
Faq, appunto. La causa fa il suo corso come una malattia. E alla fine la proprietà del distributore è chiamata a pagare il conto con tanto di interessi. A farsi rubare per legge. La benzina è evaporata il doppio, questa volta.
E il sindacato è riuscito grazie alla sua capacità legale a confezionare il capolavoro perfetto: per tutelare un lavoratore (disonesto) rischia di compromettere i posti di lavoro onesti.
In situazioni come queste uno rimpiange di non avere un Don Vito o un Don Antonio Barracano cui votarsi.
