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Booking, farmacie, Rc auto. Come procede il ddl Concorrenza targato Calenda

Carlo Calenda e Vincenzo Boccia

Il ddl Concorrenza è finalmente al rush finale? Forse. La commissione Industria del Senato, dopo le dimissioni di Federica Guidi allo Sviluppo Economico, è stata impegnata anche con sedute notturne. Obiettivo, riuscire a licenziare il provvedimento prima che il Senato chiuda i battenti per la pausa estiva. Un ottimo auspicio visto che l’approvazione della legge sulla concorrenza da parte del Consiglio dei ministri risale all’inverno 2015. Orfano di misure chiave quali Uber (che finirà in una legge delega) e lo stop anticipato alla riserva di legale di Poste, cosa rimane del ddl concorrenza? Ora il ddl è sorvegliato a livello governativo dal ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, che si è fatto notare per un certo attivismo sul molti dossier (come sottolineato ieri dal direttore di Formiche.net, Michele Arnese)

FARMACIE, TETTO DEL 20% ALLE MULTINAZIONALI

La volata della commissione verso l’ok al ddl concorrenza inizierà ufficialmente dopo l’esito dei ballottaggi nelle grandi metropoli. Per quella data i senatori coordinati dal presidente Massimo Mucchetti e i relatori Luigi Marino e Salvatore Tomaselli dovranno aver trovato la quadra definitiva, per esempio, sulla misura che introduce un tetto del 20% all’ingresso delle società di capitali nella proprietà delle farmacie. Si tratta di una misura voluta fortemente dai dure relatori e volta a impedire che un singolo soggetto arrivi a possedere in ogni regione più di un quinto delle farmacie esistenti. La misura avrebbe dovuto vedere la luce prima dei ballottaggi, ma all’ultimo si è deciso di posticipare il tutto. Ciò però, dicono gli addetti ai lavori, non pregiudica il timing fissato dal neo ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, che preme per una rapida approvazione del testo.

RC AUTO, ARRIVA LA TABELLA 

Qualche novità è prevista poi sul fronte delle assicurazioni. In particolare con l’arrivo della tabella unica per il calcolo dei danni non patrimoniali alle vittime di incidenti, vale a dire eventuali danni alla salute o decessi (danno biologico). La commissione ha infatti approvato l’articolo 8 del ddl concorrenza, senza alcuna modifica rispetto alle norme approvate dalla Camera.  Ora per il risarcimento del danno non patrimoniale verrà istituita una apposita tabella unica nazionale in cui vengono fissati principi e criteri unici per la valutazione e liquidazione del danno. La griglia in questione elencherà il punteggio delle lesioni comprese fra 10 e 100 punti e fisserà il risarcimento in denaro da attribuire a ogni punto di invalidità.   Il giudice potrà poi prevedere un aumento del risarcimento previsto dalla tabella unica, sino ad un massimo del 30% per le macrolesioni e del 20% per le microlesioni.

MERCATO ELETTRICO, SI PUO’ ATTENDERE

Altra questione, non certo meno importante della prima, la completa liberalizzazione del mercato elettrico nazionale. Il superamento delle tariffe previste per il cosiddetto mercato tutelato infatti slitterà dal 1 gennaio 2018 al giugno dello stesso anno. Con la fine delle tutele i cittadini che al momento detengono ancora un contratto con l’ex monopolista Enel saranno quindi chiamati a scegliere nuovi fornitori e una delle tante tariffe elettriche per la casa. Ma non tutti gli addetti ai lavori prevedono soltanto benefici per i consumatori nel cosidetto regime di salvaguardia.

ASPETTANDO LA NORMA-BOOKING

A ballottaggi finiti sarà poi il tempo di pensare alla cosiddetta norma-Booking, che dà la possibilità agli alberghi, presenti su piattaforme come Booking.com o Expedia con proprie offerte, di offrire le stesse stanze a un prezzo ribassato sul proprio sito internet. Una misura che fa la felicità degli albergatori che potranno così vendere stanze a prezzi ancora più bassi. Per questo, in passato, la stessa Federalberghi aveva sollecitato il governo a intervenire, mettendo gli hotel sullo stesso piano dei siti delle agenzie di viaggio.

IL (NUOVO) PRESSING DELLE PARAFARMACIE

Con la nomina del nuovo ministro sono poi tornate alla carica del parafarmacie, che chiedono l’apertura del mercato dei farmaci di fascia C. L’associazione di categoria ha chiesto per questo a Calenda di riammettere gli oltre 100 emendamenti che portano la liberalizzazione del mercato di tali farmaci, finora esclusiva delle farmacie.

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