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Come procederà Papa Francesco nella riforma della Curia

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La riforma della governance curiale procede. Il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha infatti riferito ieri che “sono stati affidati al Papa per gli ulteriori approfondimenti e le consultazioni che ritenga opportuni” i “risultati delle considerazioni svolte nelle sessioni precedenti su diverse congregazioni”, in particolare Dottrina della fede, Culto divino e Disciplina dei sacramenti, Cause dei santi, Istituti di Vita consacrata e Società di Vita apostolica. Per queste congregazioni, l’istruttoria può considerarsi conclusa. Sul tavolo del Papa, invece, è stata consegnata la proposta di istituire un dicastero per ora chiamato “Carità, Giustizia e Pace”. “Come si era già detto – ha sottolineato Lombardi – comprenderebbe le attuali competenze di Giustizia e Pace, Cor Unum, Operatori sanitari, Migranti e itineranti”. I criteri considerati “sono stati ad esempio la semplificazione, l’armonizzazione dei compiti dei diversi organismi, le possibili forme di decentralizzazione in rapporto alle conferenze episcopali”.

LE NOVITÀ DELLA RIFORMA

È la seconda concreta novità uscita dalle riunioni del C9, il consiglio dei cardinali nominato nella primavera del 2013 per studiare la riforma della curia romana e la stesura di una nuova costituzione apostolica che sostituisca la Pastor Bonus di Giovanni Paolo II e largamente ispirata alle riforme di Paolo VI. Sabato scorso era stata annunciata l’istituzione di un nuovo dicastero – non è precisato se si tratterà di pontificio consiglio o congregazione – per i Laici, la Famiglia e la Vita. anche in questo caso si tratterà di accorpare due pontifici consigli e l’Accademia per la Vita. Privilegiata, in questo senso, la strada dell’accorpamento. A ogni modo, non tutto è stato ancora delineato, se è vero che gli incontri proseguiranno ancora a settembre e poi a dicembre. La strada per contemperare le diverse istanze pervenute al C9 (che nell’ultimo triennio ha chiesto suggerimenti e proposte agli episcopati locali) è lunga ed è ancora prematuro delineare il profilo della futura costituzione apostolica.

IL RIASSETTO DEI MEDIA VATICANI

A margine dell’ultimo appuntamento della consulta prima della pausa estiva, il cardinale Reinhard Marx, coordinatore del Consiglio per l’Economia, e il cardinale George Pell, prefetto della Segreteria per l’Economia, hanno presentato alcune comunicazioni sull’attività degli organismi da loro diretti. Alla riunione ha preso parte anche il prefetto della Segreteria per l’Economia, mons. Dario Edoardo Viganò, che ha aggiornato sulla riforma del sistema comunicativo della Santa Sede. Nel dettaglio, il prefetto (nominato un anno fa dal Papa) ha illustrato quanto si sta facendo circa il ripensamento dell’organizzazione del lavoro, dei processi di produzione e del processo di integrazione (in particolare della Radio Vaticana e del Centro Televisivo Vaticano).

IL MOTU PROPRIO SULLA PEDOFILIA

Infine, il cardinale Sean O’Malley, responsabile della Commissione per la tutela dei minori, ha introdotto “uno scambio di riflessioni” sul motu proprio di Francesco “Come una madre amorevole”, pubblicato lo scorso 4 giugno. Il documento stabilisce che un vescovo possa essere rimosso anche per mera “negligenza” rispetto ai casi di pedofilia.

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