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La festa dell’Unità a Pozzallo?

Continuano gli sbarchi in Sicilia. La cittadina di Pozzallo, delizioso centro balneare della costa iblea, è chiamata a versare il tributo più grande. A fine agosto è previsto infatti lo sbarco più difficile da fronteggiare: quello dei militanti che parteciperanno alla festa dell’unità nazionale del partito democratico. Pare che lo abbia deciso Renzi in persona.
Povera Pozzallo, dunque. Mentre Giorgio La Pira, cui il premier fa spesso riferimento non foss’altro perché fu sindaco di Firenze, a Pozzallo pur essendoci nato non ci veniva quasi mai, Renzi ha intenzione di venirci portandosi appresso il carico degli interessi.

Chiamala festa poi quella dell’unità nazionale del partito democratico se il buongiorno si vede dalle parole di Barca che, essendo appunto Pozzallo cittadina di mare, a uno come a lui ci deve credere sempre. Che non sia allora che Renzi ha deciso di farla negli Iblei la festa del partito perché da qui ad Agosto partito manco c’è n’è?

A sentire la motivazione ufficiale della scelta, trattasi di riconoscimento da parte del partito di governo verso l’area del paese che più si distingue – forzatamente – nell’accoglienza e nella solidarietà verso i migranti.

Un riconoscimento alla gente di Pozzallo e dei paesi limitrofi, dunque. Riconoscimento che però non può essere intestato a una politica iblea se non altro perché in provincia di Ragusa non esiste una politica coesa da tempo. Una politica di programmi e di idee di sviluppo. Quella del turismo e dell’agricoltura biologica è una litania da terzo mondo. Da bancarella equosolidale. Solo i paesi in via di sviluppo si affidano al turismo e ai prodotti agricoli. È l’anticamera del turismo sessuale.
A guardare bene, poi, anche formalmente di governi che governano nell’area iblea ce ne sono pochi. Il comune di Scicli, per dire, la capitale del Montalbanesimo è commissariato per infiltrazioni mafiose. In altri 7 comuni, giusto qualche settimana fa, sono stati nominati i commissari ad acta per redigere i bilanci che le giunte legittimamente insediate non sono state ancora capaci di predisporre.

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