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Cosa farà Ala negli Stati Uniti

Lockheed Martin, Boeing, General Electric, Northrop Grumman, Raytheon, ma non solo. C’è anche una multinazionale italiana nella prestigiosa Aerospace Industries Association (Aia), l’associazione che rappresenta i principali produttori del settore aerospaziale e della difesa e fornitori negli Usa, fondata nel 1919 solo pochi anni dopo la nascita del volo.

Si tratta di Advanced Logistic for Aerospace (Ala), il gruppo italiano specializzato nella distribuzione, logistica e fornitura di servizi per l’industria aerospaziale a uso sia civile sia militare, che prenderà oggi parte al Senate Aerospace Caucus, un evento sulla cooperazione nel settore della sicurezza in programma a Washington, organizzato da Aia, al quale saranno presenti del Congresso, esperti di settore e addetti ai lavori. Da poco entrata nell’associazione, Aia è l’unica tra le aziende italiane a farne parte.

COSA FA ALA

Ala ha la sede principale a Napoli e impianti di produzione e società operative in Europa e in Nord America. Nata trenta anni fa in Italia, negli ultimi anni ha avviato un percorso di internazionalizzazione che l’ha portata nei principali mercati mondiali dell’aerospazio. Ala fornisce oggi assistenza e servizi di fornitura ad alcune tra le più grandi aziende del mondo. Nella lista ci sono i più grandi costruttori di aerei e motori come Finmeccanica, Boieng, General Electric e Lockheed Martin. Nel mercato globale Ala compete invece con grandi player, come i due colossi americani, Wesco e Klx, un terzo player inglese, Pattonair, e un operatore ex europeo, diventato cinese, Align, operativo prevalentemente in Asia.

IL PROCESSO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE

“Nel 2010 la società era al 100% italiana, entro il 2017 saremo al 50% internazionali. È un percorso di internazionalizzazione cominciato da 5 anni”, ha detto Roberto Scaramella, ceo di Ala Corporation in un’intervista con Formiche.net. I prossimi obiettivi? Cina, sud est asiatico, e America Latina.

IL COMMENTO DI SCARAMELLA

“Siamo particolarmente lieti di partecipare al Senate Aerospace Caucus dell’Aia e di contribuire a portare un pezzo dell’industria italiana nel più grande mercato aerospaziale al mondo. Stiamo investendo per consolidare ed accrescere la nostra presenza internazionale ed in particolare negli Stati Uniti dove risiedono la maggioranza dei nostri clienti globali”, ha detto Scaramella.

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