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L’11 settembre nella vita di ognuno

Gli ultimi giorni in cui fummo tutti americani.
Perché parliamoci chiaro, noi in Italia, anche noi giovanissimi all’epoca, eravamo cresciuti, probabilmente fino ad allora, solo col mito americano. La super potenza. La liberazione. I telefilm. Gli attori. Le chewing gum. Le canzoni.
Non serviva alcuno sforzo, davanti un atto barbaro, per sentirsi tutti americani. Noi in fondo lo eravamo. Almeno di quella immagine di America. Potente. Allegra. Buona e globale, sì ogni singolo simbolo oltre oceano era già il punto di riferimento di intere generazioni in ogni parte del mondo, almeno del nostro mondo. Occidentale. Industrializzato. In Jeans.

Poi arrivarono le bombe intelligenti, e sinceramente mi sentii più “cittadino di Bagdad”.
La politica economica interventista di Bush fece sentire, molti di noi, molto meno americani.
Ho già scritto di rientro da New York, da Ground Zero, le sensazioni davanti le due voragini. In quella città delle altezze.
Oggi scorrono, ancora una volta, davanti ai nostri occhi le immagini di uomini che volano, giù dai grattacieli.
Noi tutti, impotenti telespettatori di allora, ricordiamo con chi e dove fossimo, quando abbiamo appreso la notizia. Le immagini si ripetevano su vecchi televisori. Tutto il mondo vedeva lo stesso cielo.
Da noi era pomeriggio. Nessun hashtag, i social network erano ancora lontani, ma i primi video erano stati realizzati dai cellulari. Noi ragazzi eravamo ancora fuori nei piazzali a parlare, fra poco avrebbero ripreso le scuole e la vendemmia.
Eravamo liceali, non eravamo mai stati in America. Ma ci sarebbe più stata la nostra America?
Da 48 ore avevo compiuto i fatidici 18 anni. Avevo preso l’aereo proprio il giorno prima. E lo avrei dovuto riprendere, mentre scattavano i controlli e i divieti al mio aeroporto di Fiumicino.
Io l’11 settembre lo associavo sempre al compleanno di una mia compagna di scuola, in eterna guerra con me. Se dicevo una cosa era certo che lei dicesse l’opposto. Quell’anno pensai che compleanno sarebbe stato, l’11 settembre 2001.

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