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Le votazioni su Non Statuto e Regolamento a 5 Stelle sono state un flop?

Beppe Grillo

Non è stato raggiunto il quorum per le votazioni sul Non Statuto e sul Regolamento del Movimento 5 Stelle. Il popolo pentastellato, però, si è espresso positivamente sui cambiamenti proposti dal capo politico Beppe Grillo, scegliendo di inserire il Regolamento nel Non Statuto e preferendo la versione con le espulsioni. Ma secondo il codice civile per poter cambiare statuti e regolamenti delle associazioni è necessario che si esprima il 75% dei votanti e in queste votazioni si sono espressi il 64% dei grillini iscritti prima dell’1 gennaio 2016.

I NUMERI DELLE VOTAZIONI

“Il numero degli iscritti al MoVimento 5 Stelle alla data del 1.1.2016 abilitati a partecipare al voto è pari a 135.023”, si legge sul post pubblicato su www.ilblogdellestelle.it a firma Beppe Grillo. Alla votazione, si legge ancora, hanno partecipato 87.213 iscritti che corrispondono al 64,6% del totale, una cifra insufficiente perché si possa considerare la votazione valida. Tra le considerazioni a margine della votazione, però, si può leggere che “il MoVimento 5 Stelle – scrive Beppe Grillo – è sempre stato contrario alla logica del quorum. Per noi chi partecipa e si attiva conta e ha il diritto di prendere le decisioni. In ogni caso ha votato la maggioranza assoluta degli iscritti”.

I QUESITI

Sul primo quesito (“Sei d’accordo nel modificare il non Statuto con il nuovo testo aggiornato proposto”), sono stati espressi 86.228 voti totali: 79.007 Sì e 7.221 No. Sul secondo quesito, in cui si chiedeva se si volesse cambiare il Regolamento, si sono espressi positivamente in 75.947 su un totale di 82.606 voti. Il voto sulla scelta del regolamento è stato ugualmente partecipato (82.659 voti totali) e la maggioranza assoluta ha scelto la versione del Regolamento in cui si prevedeva l’espulsione, e non la sospensione (qui tutti i dettagli sulle diverse versioni di Regolamento e Non Statuto).

COSA CAMBIA?

Seppure non sia stata raggiunta la soglia del 75% dei votanti, è possibile aspettarsi che queste consultazioni interne cambino di fatto le regole del Movimento? Nel post pubblicato da Grillo, si legge che “processi, burocrazie, codici e codicilli non possono fermarci perché siamo uniti e compatti verso lo stesso obbiettivo. Il MoVimento 5 Stelle – si legge ancora – trova difficoltà a essere riconosciuto dalle leggi attuali perché la sua struttura e organizzazione è molto più innovativa e avanzata di quelle regolamentate dai codici. Proprio per questo il nostro caso è destinato a fare giurisprudenza”.

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