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Metalmeccanici, ecco come si arriverà al rinnovo del contratto

BENTIVOGLI PALOMBELLA METALMECCANICI

Esiste la volontà di fare il contratto, ma le parti mantengono tuttora le loro rispettive posizioni. È questa la percezione che risalta dall’ultimo “round” dell’incontro tra rappresentanti dei lavoratori e delle imprese del settore metalmeccanico.

LA STRETTA DEL 25 NOVEMBRE

Di certo, i sindacati metalmeccanici e Federmeccanica-Assistal (dopo aver esaurito tutte le date utili ad incontri tecnici e a riunioni politico-sindacali a delegazioni ristrette) hanno deciso di convocare una “tre giorni” di incontri in seduta plenaria presso la sede di Confindustria. Dalla metà della prossima settimana in poi (da mercoledì 23 a venerdì 25 novembre), dopo più di un anno di trattative, chi siede al tavolo negoziale, insieme alle “corpose” delegazioni presenti, avvertirà una vera e propria “stretta” per rinnovare il Ccnl che è scaduto lo scorso dicembre.

FRANCHI E LO SCATTO DI FEDERMECCANICA

Stefano Franchi, Direttore generale di Federmeccanica, ha parlato ai giornalisti riproponendo il tema del rinnovamento da parte degli imprenditori: “I margini – ha argomentato – sono minimi. L’impianto deve restare quello del 28 settembre. Abbiamo già fatto uno scatto; ora è il sindacato a dover fare un passo. Se lo farà, faremo il contratto. Non un semplice rinnovo, perché sul tavolo c’è un progetto riformatore. Ed un progetto riformatore si fa a larghissima maggioranza; va fatto con il più ampio consenso possibile. Siamo per l’inclusione. E siamo confidenti”. Mentre il Dg pronunciava queste parole, nei corridoi del palazzo di via dell’Astronomia è comparso “per combinazione” Maurizio Stirpe, vicepresidente di Confindustria con delega alle relazioni industriali, che ascoltava le suddette dichiarazioni con interesse.

I SINDACATI VOGLIONO PROVARCI

Ma nell’incontro di ieri anche i leader sindacali delle “tute blu”si sono dichiarati favorevoli alla filosofia del rinnovamento, precisando, con toni diversi, che nel lavoro finora svolto questa determinazione risulta presente maniera “concreta”, “notevole” ed “evidente”. Tutta un’altra storia rispetto a pochi mesi fa, quando la parte imprenditoriale identificava il rinnovamento col cosiddetto “salario di garanzia”, mentre quella sindacale respingeva al mittente l’inaccettabile proposta che avrebbe determinato aumenti al primo livello contrattuale solo al 5% della platea degli aventi diritto. Ora lo scenario è cambiato. Di salario, comunque, si parlerà all’ultimo momento, ma la proposta sindacale è nota da tempo.

PALOMBELLA PER UNA SOLUZIONE CHE SODDISFI TUTTI

L’ha ricordata, ieri mattina su l’Unità, Rocco Palombella, leader della Uilm in un articolo intitolato “Il contratto si farà”: “Abbiamo ormai condiviso una importante serie di testi – ha scritto Palombella – che costituiranno l’asse portante della nuova struttura contrattuale. Manca ancora la voce del salario, ma confidiamo di affrontarla a breve con la controparte imprenditoriale giungendo ad una soluzione che soddisfi lavoratori ed imprese. La discussione è a buon punto per quanto concerne tutto il resto: penso al “welfare”, ovvero alla previdenza ed all’assistenza sanitaria integrative; all’apprendistato; alla formazione e al diritto allo studio; la riforma dell’inquadramento; l’orario; il recepimento del Testo Unico sulla rappresentanza; le relazioni industriali e la partecipazione; le trasferte; gli appalti; i trasferimenti e la reperibilità; la diffusione del secondo livello di contrattazione. A chi mi chiede cosa succederà sul contratto rispondo che possiamo fare presto e bene”. Lo stesso dirigente sindacale ha espresso soddisfazione per la convocazione: “Il fatto che si torni a convocare una plenaria e di tre giorni – ha chiosato- trasmette un grande valore a queste date. Vuol dire che proviamo a fare il contratto”.

LANDINI E L’ASSEMBLEA DI FIOM DI DOMANI

Maurizio Landini (che all’ultimo incontro non si era presentato, perché febbricitante, ndr) ha fatto presente che domani a Roma, nella sala Congressi di via dei Frentani si riunirà l’assemblea nazionale Fiom, la stessa che ha varato la piattaforma e che ha il compito di valutare le politiche praticano i metalmeccanici della Cgil. “Per noi – ha precisato il segretario generale della Fiom- valgono le cose già dette; Federmeccanica deve cambiare la posizione espressa il 28 settembre sulla parte salariale”. E già dalla mattina di eri il sito della categoria in questione apriva con un testo che non lasciava spazio a dubbi: “Sono stati fatti passi avanti – si legge – su formazione, diritto allo studio, diritti dei migranti, permessi. Su tutti gli altri temi,in particolare orari, democrazia e salario, le parti rimangono ancora distanti e si continua a trattare”.

BENTIVOGLI E LA PLENARIA DELL’AFFONDO

Marco Bentivogli, segretario generale della Fim, ha anche lui apprezzato la convocazione prevista per la prossima settimana: “È importante – ha sottolineato – che siano state fissate le tre date del 23, 24 e 25 novembre per una plenaria utile ad un affondo anche su salario e struttura contrattuale. Su questi ultimi capitoli non si può rinviare ancora la partenza di un nuovo inquadramento dentro la vigenza contrattuale, avere un sistema che rafforza ed estende la contrattazione di secondo livello sulla produttività. Sul salario dopo aver accolto la disponibilità di recupero del potere d’acquisto ex-post va chiarito che ciò riguarda il 100% d’inflazione e per tutti i lavoratori. Va inoltre rimossa la volontà di Federmeccanica di cancellazione degli scatti”.

SICUREZZA E TRASFERIMENTI

Per la cronaca l’incontro pomeridiano di ieri tra le delegazioni trattanti ha riguardato i temi della Sicurezza e dei Trasferimenti. Rispetto alla prima questione le parti, tra le altre, hanno convenuto di costituire una Commissione nazionale per la Salute e sicurezza. In merito al secondo tema, invece, hanno concordato la normativa inerente ai trasferimenti sia individuali che collettivi dei lavoratori.

ATTESA PER IL 23 NOVEMBRE

Ora cresce l’attesa per gli incontri della settimana prossima.“Tutto si tiene, niente si mescola, tutto è importante”, si è sentito spesso ripetere dalla parte del tavolo dove sono seduti gli imprenditori.“Proviamoci! È possibile fare bene e fare presto è ancora meglio”, ha bisbigliato, sorridendo a bassa voce, qualcun altro dal lato opposto. Se cose importanti, come il salario, troveranno una soluzione buona, importante e soprattutto condivisa, nell’ultimo “week end” di novembre forse i metalmeccanici riusciranno a fare il contratto.

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