Alla presenza di un folto pubblico che ha riempito la sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione del Franco Cuomo International Award.
I SALUTI
Il presidente Pietro Grasso ha inviato il suo saluto alla platea, letto da Alberto Cuomo, figlio di Franco, poliedrico artista che dà il nome al riconoscimento.
Ad aprire la cerimonia il saluto anche di Paolo Messa, direttore del Centro Studi Americani e Consigliere Rai, che ha ricordato quanto sia importante oggi il dibattito sulle informazioni vere e false che circolano nella Rete e quanto sia sottile l’informazione che viene veicolata più attraverso le emozioni che non attraverso al racconto dei fatti. Il tutto in una dimensione che unisce l’Europa e gli Stati Uniti d’America dove prima era la televisione fonte primaria di notizie e ora tutto viene maggiormente comunicato grazie a Internet.
I PREMIATI
Il poeta e scrittore Valerio Magrelli e la scrittrice Cinzia Tani, premiati per la Letteratura, hanno invitato i giovani a leggere libri e poesie, affermando entrambi altresì che il Nobel al cantautore Bob Dylan sia stato un errore. La Tani indaga le donne da tempo e adesso sta perfezionando la sua ultima opera che riguarderà quelle figure femminili che sono vissute dietro uomini geni o potenti.
Serra Yilmaz premiata per il teatro e omaggiata anche con un contributo video delle sue performance teatrali, ha parlato della sua terra, la Turchia, ma anche e soprattutto dei tagli alla cultura nelle epoche di crisi che favoriscono il proliferare ovunque nel mondo dell’ignoranza. Anche Antonio Salines è stato premiato per il teatro e ha fatto un accorato appello contro il dilettantismo imperante e il clientelismo all’interno di questo ambiente.
Per la sezione saggistica e giornalismo hanno ritirato il premio Guido Formigoni e Aldo Cazzullo, mentre per la sezione arte Tommaso Cascella e Omar Galliani.
PREMI SPECIALI
Particolari riconoscimenti sono andati a Staffan de Mistura, inviato speciale del Segretario Generale dell’Onu per la Siria, a Mario Micheli, professore associato di Museologia e critica artistica e del restauro all’Università degli Studi Roma Tre che ha creato una scuola itinerante in Salvador. E infine a Roberto Bini che con la sua casa editrice Nabige ha saputo realizzare testi pregiatissimi.
