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Una Santa Cecilia innovativa

Non è stata una ricorrenza di routine per il Conservatorio Rossini,  quest’anno, quella di  Santa Cecilia, protettrice di cantanti e musicisti. Nuovi rapporti  e pregevoli  iniziative hanno reso  l’evento a Pesaro, patria di Rossini e sede di un prestigioso Istituto musicale da lui fondato, particolarmente qualificato.

L’Orchestra Marchigiana dei Conservatori

È nata e si è esibita per la prima volta la Orchestra Marchigiana dei Conservatori diretta dal maestro Donato Renzetti, noto non solo per il suo valore artistico ma per la generosa attenzione riservata sempre ai giovani. Sono stati infatti  studenti sia  pesaresi sia del Conservatorio di Fermo, insieme ad alcuni docenti, a eseguire  due concerti per celebrare la ricorrenza: a Pesaro, all’auditorium Pedrotti  del Conservatorio,  il 26 novembre, e a Fermo, al Teatro dell’Aquila, il giorno dopo. Il folto pubblico ha vivamente applaudito entrambi  i concerti.  Il contesto musicale regionale si arricchisce così di sinergie tra le due Istituzioni  con positivo incremento dei rapporti di Pesaro con Fermo, fino a diciotto anni fa sede staccata del Conservatorio pesarese, e ora operosa sede didattica autonoma.

Messa Solenne

Celebrando la Santa patrona dei musicisti, il 22 novembre, non potava mancare la funzione religiosa. Tradizione che è stata  recuperata con la Messa solenne all’organo e con l’intervento del Coro del Conservatorio e la presenza  delle principali autorità cittadine, tra le quali il prefetto Luigi Pizzi ed il vicesindaco Daniele Vimini. Particolarmente  solerte la collaborazione della Arcidiocesi di Pesaro (il celebrante è stato il Vicario Generale, Don  Stefano Brizi) e  quella della parrocchia di S.Agostino, consueto riferimento per tale evento. È pure  tornato a rinsaldarsi, per celebrare Santa Cecilia il contatto operativo con il Circolo Amici della Lirica “G. Rossini”,  a suo tempo iniziato con la prestigiosa presidenza dell’ottimo Gilberto Calcagnini e poi proseguito con generose iniziative di sostegno in favore del Conservatorio a opera della compianta Marisa Biscuola. Di tutto ciò è ora erede efficace il presidente Alfredo Mensitieri.

Dalla parte dell’Ascoltatore

Nei due concerti del 26 e 27 novembre sono state eseguite musiche di Antonin Dvoràk e di Richard Wagner. La  novità sta nel fatto che la preparazione all’ascolto dei due eventi (come di tanti altri in precedenza) è stata  approfonditamente  curata  nell’ambito del corso di cultura musicale “Dalla parte dell’ascoltatore” rivolto ai cittadini pesaresi  dal professor Luigi Livi che da anni persegue  con impegno encomiabile il contatto formativo con la cittadinanza, con costante crescita di  “allievi”. Fin dal 2009 il Conservatorio di Pesaro ha aperto le porte a tutti  coloro che desiderano scoprire e condividere i messaggi musicali nel ruolo di ascoltatori. Osserva il professor Livi:  “Il Compositore scrive, lInterprete trasmette e l’Ascoltatore riceve la musica creata e resa comprensibile dai primi due. Il segreto sta nel trovare nella musica stessa la ragione della sua esistenza”.
Il Conservatorio in tal modo non limita  il suo ruolo ai compiti strettamente istituzionali, ma accresce  la sua funzione di sede formativa avvicinando alla cultura musicale fasce di pesaresi che, fruendo della opportunità attivata, concorrono a rafforzare il legame tra l’Istituto rossiniano e la Comunità. Questo lavoro è condotto con competenza e discrezione e, a fronte di tanto strepito mediatico che talvolta accompagna effimere e gracili proposte “educative”,  meriterebbe forse  più evidenza. Va ribadito dunque che essersi posti “dalla parte dell’ascoltatore” ha dato vita a una iniziativa che, santa Cecilia…benedicente,  qualifica anche socialmente il Conservatorio, arricchendone la sua dimensione di centro culturale.

Il violino di seta

Connessa poi con tale festività è stata la presenza nella sede del Conservatorio di RAI 1 e di TV 2000 (Vaticano) che hanno  intervistato Luca Alessandrini, assurto alla attenzione delle cronache internazionali per avere inventato il famoso violino “creato in seta con corde in seta di ragno”: un materiale con proprietà assai superiori alla fibra di carbonio usata finora e che potrà essere impiegato per una vasta gamma di altri prodotti, non solo musicali. Orgoglio per il territorio, e necessità di consapevolezza  più accurata di quanto  nel suo ambito germoglia.

Premiato dal sindaco di Londra Sadiq Khan dopo essere risultato vittorioso, per la sua innovazione, nella competizione (International  Student  Innovation Award)  promossa dal Royal College of Art e dall’Imperial College di Londra,  Alessandrini ha ricevuto riconoscimenti da Huffington Post, BBC, The Times, Evening Standard. Ma  il Resto del Carlino nell’agosto di quest’anno – ben tre mesi prima della vittoria del premio – aveva già anticipato tutti con documentati articoli di Solidea Vitali Rosati.

Nella foto il prefetto Luigi Pizzi si intrattiene con l’ambasciatore Giorgio Girelli dopo la cerimonia

 

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