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Enrico Mentana, Luca Telese e la democrazia degli anchorman

Il trionfo democratico al recente referendum fa rizzare i peli sulle braccia. I principali anchorman italiani hanno un’analisi al giorno per ogni segmento di votanti.

Per Mentana, Renzi non ha dato risposte ai giovani tra i 18 e i 34 anni ed infatti i giovani tra i 18 e i 34 anni hanno votato “no”.

Alla faccia del segmento, però. Una cosa sono i giovani tra 18 e 25 anni, un’altra i giovani tra 25 e 34. I primi studiano, hanno le loro comodità – piccole e grandi – lautamente pagate dai propri genitori, i secondi a fatica si stanno facendo largo nel mondo del lavoro, con tutte le difficoltà di un paese che non innova e quindi non crea posti di lavoro qualificato e che delocalizza perdendo posti di lavoro meno qualificato. Quale sarebbe dovuta essere questa riforma per i giovani se non una riforma per la riduzione del cuneo fiscale alle imprese verso le nuove assunzioni come in parte ha fatto Renzi?

Per Luca Telese, cui andrebbe spiegato che quando lo invitano in trasmissione, non lo invitano per fare il conduttore, Renzi ha perso perché la sua riforma della scuola ha scontentato gli insegnanti. La bocca di Telese è piena di esempi. Da buon sardo – i sardi mangiano sardo, bevono sardo, vivono ovunque ma come se fossero sempre in Gallura, pure gli esempi li fa sardi. Ecco, infatti, l’insegnante sarda che vince il posto di ruolo lontano dalla sua fossa dove stagionare che, al momento di prendere servizio, scopre che è tutto un errore e che la nomina l’ha avuta nella sua Sardegna. Al che, verrebbe da dire :- Allora, bene? – No, male. La signora è disperata perché ha ancora da chiudere il contratto di affitto in quell’altrove d’Italia, lontano dalla sua isola. Puaff.

Da sempre, la prima nomina nel mondo della scuola ha comportato sacrifici. Donne giovani e meno giovani, per affrancarsi dalla camurria dei contratti da supplente, si spostavano da una regione all’altra, a volte in comuni montani piccolissimi, pur di vedere finalmente regolarizzata la loro posizione contrattuale. Che c’è di grave?

Per le donne insegnanti, il passaggio di ruolo comportava quello che per gli uomini era stato l’anno di militare. Un modo per allargare la propria geografia.

Adesso sappiamo che dalla prossima riforma della scuola vanno esclusi i sardi.

Infine, c’è il voto al sud. Come al solito plebiscitario. Dai Sicani, fino al No, passando per gli americani, Berlusconi e Grillo, in Sicilia si è sempre “totali” quando si va alle urne. Per Travaglio quando dalla Sicilia esce il voto che piace a lui, è democrazia. Quando invece il voto non gli piace è voto pilotato dalla mafia. Ecco.

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