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Ankara, cosa ha detto il dipartimento di Stato Usa ai connazionali

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Sale la tensione ad Ankara. Dopo l’uccisione dell’ambasciatore russo Andrey Karlov, colpi d’arma da fuoco sono stati avvertiti nei pressi dell’ambasciata statunitense nella capitale turca. Lo riferisce su Twitter il dipartimento di Stato americano che invita i connazionali “ad evitare di recarsi nella legazione fino a nuovo ordine”, scrive l’Agi. L’ambasciata Usa si trova a circa 5 km dalla galleria d’arte dove è stato ucciso Karlov.

LA PRECISAZIONE

«Notizie di spari contro l’ambasciatore russo in una galleria vicino all’ambasciata Usa: evitare la zona dell’ambasciata fino a ulteriore comunicazione». È quanto si è letto poi – scrive l’Ansa – sul profilo Twitter degli affari consolari del dipartimento di Stato modificando quindi in parte il messaggio diffuso in precedenza che menzionava soltanto ‘notizie di spari’. La precisazione compare dopo una seria di domande, sempre via Twitter, che chiedevano se si trattasse di un secondo episodio, cui viene risposto di no.

I FATTI

L’ambasciatore russo in Turchia Andrei Karlov è stato ucciso ad Ankara, mentre stava tenendo il suo intervento per la presentazione di una mostra d’arte. Karlov è stato colpito con diversi colpi di pistola (alla testa e alla schiena), insieme a lui sono state ferite almeno altre due persone. Le ultime notizie dicono che il diplomatico sia morto durante il trasporto in ospedale.

L’ATTENTATORE

A sparare sarebbe stato un uomo ucciso nel successivo blitz della polizia. L’attentatore pare fosse entrato con un pass della polizia (non è chiaro se sia stato autentico o meno). L’aggressore, mentre Karlov parlava, si trovava alle sue spalle, poi ha sfoderato l’arma, ha fatto fuoco, ha detto frasi riferendosi alla situazione di Aleppo. “Non dimenticatevi di Aleppo, non dimenticatevi della Siria!” ha urlato l’uomo.

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