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Che cosa consiglia il Financial stabilty board su trasparenza e clima

clima Claudio Descalzi

Raccomandazioni per trasferire nel modo migliore le informazioni legate al clima all’interno delle comunicazioni finanziarie ufficiali. Le ha ideate la Task Force sulle Comunicazioni Finanziarie legate al Clima (Task Force on Climate-related Financial Disclosures – TCFD) che le ha inserite in un rapporto ad hoc.

LA TASK FORCE

La task force – istituita nel dicembre 2015 dal Financial stability board – è composta da esperti provenienti dal settore privato e specializzati nella preparazione e nell’uso delle comunicazioni finanziarie provenienti da tutte le parti del mondo. L’obiettivo è quello di aiutare le organizzazioni a identificare e a comunicare le informazioni di cui hanno bisogno investitori, finanziatori e compagnie di assicurazione per valutare e prezzare correttamente i rischi e le opportunità legati al clima.

LE RACCOMANDAZIONI

Quattro le aree tematiche su cui sono incentrate le raccomandazioni: governance, strategia, gestione del rischio, metriche e obiettivi. Tra le loro caratteristiche più importanti il fatto che sono adottabili da società di ogni tipo, che forniscono informazioni utili sui futuri impatti finanziari legati al clima e che descrivono i possibili impatti di scenari diversi su attività, strategia e pianificazione finanziaria dell’organizzazione. Inoltre, si tratta di raccomandazioni di immediata adottabilità e abbastanza flessibili che promuovono l’interesse dei consigli di amministrazione sulle problematiche relative al clima e ne facilitano la comprensione dell’esposizione finanziaria e che attualizzano i rischi futuri legati al clima tramite l’analisi degli scenari. “È necessario che i leader delle aziende si uniscano a noi nella diffusione di queste raccomandazioni nei propri settori industriali al fine di rendere più efficienti i mercati e più stabili, elastiche e sostenibili le economie” ha detto in occasione della presentazione del rapporto Michael R. Bloomberg, presidente della TCFD.

IL COMMENTO DI DESCALZI

Ai lavori della task force ha partecipato anche l’Eni, unica azienda italiana. L’amministratore delegato, Claudio Descalzi, li considera “un’occasione unica per aumentare il livello di consapevolezza globale sui cambiamenti climatici e una tappa importante per migliorare il modo in cui l’industria comunica come sta affrontando i rischi e le opportunità in materia di clima”. Di sicuro, nonostante i progressi fatti in materia, “la crescente attenzione internazionale sul cambiamento climatico merita ulteriori sforzi sia nell’impegno dell’industria sia nella parte informativa”. Si tratta di una sfida, nota l’ad del cane a sei zampe, che rappresenta “non solo rischi, ma anche grandi opportunità relative alla transizione energetica”. In questa direzione l’Eni ha stabilito una strategia integrata nel proprio modello di business, “che si basa su tre pilastri principali: il miglioramento dell’efficienza operativa, un portfolio a low carbon upstream e investimenti rilevanti sulla ricerca e sviluppo delle energie rinnovabili e low carbon”.

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