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Vi racconto il caso di noi Idonei Fantasma nella scuola

Di Federica Valentini
VALERIA FEDELI, scuola

In Italia può succedere che un docente abilitato, magari con anni di esperienza alle spalle, superi il concorso a cattedre, ma può succedere anche che non compaia in nessuna graduatoria di merito. Tutto questo è possibile grazie alla legge 107/2015, la cosiddetta “Buona Scuola”, che introduce le graduatorie corte nei concorsi, ciò significa che queste graduatorie sono formate dal numero dei vincitori maggiorati del 10%, tutti gli altri spariscono, non ce n’è traccia, non meritano nemmeno di conoscere il loro punteggio finale, in barba al principio della trasparenza.

Cosa sono questi docenti? Non sono vincitori, non sono idonei, non sono respinti. Si sono autonominati “idonei fantasma”, perché l’idoneità, di fatto, c’è. Questi docenti, però, pur avendo superato il concorso, non hanno diritto ad essere assunti, nemmeno in caso di rinuncia da parte dei vincitori, nemmeno se dovessero crearsi delle nuove cattedre vuote a causa di pensionamenti o trasferimenti non previsti. Queste eventualità non sono poi così remote, molti insegnanti sono risultati vincitori in più procedure, al momento dell’immissione in ruolo sceglieranno da quale graduatoria essere assunti, lasciando sguarnite le altre, senza nessun possibile rimpiazzo, in alcuni casi verranno coperte meno della metà delle cattedre bandite.

In questi casi le cattedre resteranno vacanti, in attesa del bando di un nuovo concorso. Si tratta di un enorme spreco di denaro pubblico, bandire un concorso e non riuscire a coprire nemmeno le cattedre messe a bando. Va inoltre ricordato che gli idonei del concorso 2012 hanno tutti ottenuto l’immissione in ruolo grazie ad un piano di assunzioni creato ad hoc (potenziamento), anche laddove inizialmente non vi erano cattedre libere.

Gli idonei fantasma chiedono che sia riconosciuto il loro merito, chiedono di essere inseriti in graduatoria, come è normale che accada in ogni concorso pubblico, e di avere diritto all’assunzione per scorrimento delle graduatorie stesse, ma ad oggi la politica sembra essere sorda a queste richieste

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