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L’Esercito in azione nella Vallata del Castellano (Teramo). Il video

L’emergenza neve continua a tenere sotto scacco l’Abruzzo e, in particolare, la provincia di Teramo. Per questo proseguono nell’area gli interventi dell’Esercito per raggiungere paesi e borghi ormai isolati da più di cinque giorni.

Gli uomini delle Forze Armate – dietro input della Protezione Civile – sono intervenuti in particolare nella Vallata del Castellano, dove la neve ha continuato a scendere abbondante anche negli ultimi giorni.

Da due giorni è stata avviata una vera e propria operazione che vede coinvolti reparti alpini dell’Esercito ed elicotteri dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito. I primi ad essere impiegati in zona sono stati gli alpini paracadutisti del reggimento “Monte Cervino”, unità d’élite del comparto delle Forze per Operazioni Speciali. Si tratta di militari addestrati ad operare in ambienti estremi, come quelli artici, che hanno accumulato esperienza operativa nei più disparati teatri di crisi e che si trovano, oggi, chiamati ad applicare le stesse tecniche e procedure poste in essere in Afghanistan e in Iraq nel tentativo di portare conforto e alleviare i disagi delle popolazioni locali.

Per l’impossibilità di atterraggio gli alpini paracadutisti hanno dovuto calarsi con le funi dagli elicotteri e dopo ore di marcia, muovendosi sulla neve con pelli di foca e ciaspole, hanno raggiunto i primi abitati. Qui hanno censito le persone per verificare che non vi fossero dispersi, hanno portato le prime cure e distribuito generi di prima necessità a chi versava in condizioni peggiori. Successivamente hanno organizzato lo sgombero avviando le persone in gruppi fino alle zone di atterraggio per l’evacuazione con gli elicotteri. I soldati hanno pernottato in zona, anche per far sentire, con la loro presenza, il conforto e la vicinanza alle popolazioni del posto.

Quando il volo degli elicotteri è stato impedito dal maltempo e dal rischio che il rumore e lo spostamento d’aria provocato dagli aeromobili potesse innescare eventuali valanghe o slavine, il piano di evacuazione è stato adattato impiegando i veicoli cingolati BV 206 che si sono avvicinati il più possibile ai paesi isolati.

In due giorni di attività, dai paesi di Acquasanta, Valle Castellana, Pietralta, Macchia da Sole, Macchia da Borea, dalle varie frazioni e case isolate, il personale dell’Esercito ha evacuato oltre 160 persone. In alcuni casi, per persone non autosufficienti o malate, sono state impiegate barelle montate su sci e questo ha comportato marche di molte ore per poter percorre solo pochi chilometri. Le persone prelevate, portate a valle in zone più sicure sono state quindi accompagnate, con veicoli messi a disposizione dalle Forze Armate, in strutture alberghiere ad Ascoli Piceno.

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