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Metalmeccanici, le prossime sfide di imprese e sindacati

Barbagallo, Palombella, metalmeccanici

Ormai ci siamo! È tutto pronto per lo svolgimento dell’undicesima Conferenza nazionale di organizzazione della Uilm che si terrà a Pesaro dal 21 al 22 febbraio prossimi. I lavori si svolgeranno presso la sala congressi del “Baia Flaminia Resort” in viale Parigi della città marchigiana che ci ospiterà. Martedì 21 febbraio, dopo le registrazioni dei delegati, alle ore 15.00 ci sarà il saluto del nostro segretario locale Paolo Rossini e subito dopo la relazione da me rivolta ai delegati in sala a nome della Segreteria nazionale. 

È evidente che il cuore di quanto dirò sarà incentrato sul contratto firmato nel settore metalmeccanico a quasi un anno dalla sua scadenza naturale. Fare i contratti è la nostra missione e questo imperativo costituisce il motto di questa conferenza di Organizzazione, insieme alle parole “Lavoro e salute” pilastri dell’intesa contrattuale determinata nello scorso novembre e approvata a larga maggioranza dai lavoratori il mese successivo. Il contratto nazionale ha riaffermato una struttura portante basata su salario, previdenza integrativa, sanità integrativa, formazione e diritto allo studio che le parti dovranno gestire unitariamente e in prospettiva. Proprio l’esecutivo nazionale della Uilm e quelli unitari di Fim, Fiom e Uilm, tenuti a Roma, rispettivamente il 24 e 25 gennaio, hanno ribadito quale sarà il cammino per la gestione contrattuale nei mesi a venire e il rapporto costante che i sindacati metalmeccanici avranno con Federmeccanica e Assistal. Ancora una volta i metalmeccanici sono risultati fondamentali per contribuire alla crescita delle relazioni industriali del Paese e alla politica contrattuale che le caratterizza. Questo elemento di dinamismo nell’azione politico-sindacale sarà sicuramente messo in rilievo sia da Carmelo Barbagallo sia da Pier Paolo Bombardieri. Infatti, sia il Segretario generale della Uil che quello organizzativo hanno garantito la presenza al dibattito della Conferenza a Pesaro che sarà conclusa dal mio intervento il 22 febbraio intorno alle ore 13.00. All’assise metalmeccanica della Uilm parteciperanno dirigenti sindacali della Uil a tutti i livelli: da quelli regionali ai categoriali, dai servizi ai tanti ospiti invitati. Ma a Pesaro ci saranno ben 250  delegati sindacali in rappresentanza dei quasi centomila iscritti sul territorio nazionale. Insomma, una importante momento di analisi e di dibattito utile al futuro dell’intera organizzazione confederale. 

Proprio il nostro contratto rimane un importante contributo alle politiche sindacali. L’intesa prevede a regime un aumento medio mensile di 92,67 euro, cifra comprensiva di parte salariale, welfare, formazione. Per il recupero dell’inflazione sono previsti 51,7 euro, per il salario non tassato 13,5, 7,69 per la previdenza, 12 per sanità e 19 per welfare; in totale sono 85 euro a cui vanno aggiunti 7,69 euro per la formazione. L’aumento medio calcolato al quinto livello è di 89 euro. I 13,6 euro comprendono anche 80 euro come una tantum in pagamento a marzo prossimo. C’è il riconoscimento dell’inflazione ex post anno su anno a partire dal 2017. Incrementi retributivi dal mese di giugno di ciascun anno (e non gennaio). C’è l’assistenza sanitaria integrativa (156 euro totalmente a carico delle aziende e riconosciuto a tutti i lavoratori metalmeccanici e ai loro familiari a carico, anche ai conviventi). Previsti Flexible Benefits pari a 100 euro nel 2017, 150 euro nel 2018, 200 euro nel 2019. Soldi netti da spendere, a titolo di esempio, come “carrello della spesa”, buoni carburante, spese scolastiche, e altri beni e servizi. Da quest’anno le aziende coinvolgeranno i lavoratori a tempo indeterminato ad effettuare, nel triennio, almeno un percorso di formazione di 24 ore pro-capite a loro carico. In assenza di percorsi aziendali, il lavoratore ha il diritto di ricercare e partecipare a corsi di formazione all’esterno, con un contributo di spese direttamente a carico delle aziende fino a 300 euro. 

Per i lavoratori che sono studenti universitari, oltre i giorni retribuiti per ciascun giorno d’esame e le 120 ore annue non retribuite, le 150 ore retribuite triennali (50 ore annue) potranno essere utilizzate con maggior flessibilità per la preparazione degli esami. Oltre i 9 esami triennali il lavoratore avrà diritto a 16 ore retribuite aggiuntive per ogni esame. Il padre lavoratore e la madre lavoratrice, per ogni bambino nei primi suoi dodici anni di vita, avranno diritto al congedo parentale che potrà essere utilizzato anche su base oraria (a gruppi di due o quattro ore) oltreché giornaliera o continuativa. La previdenza integrativa, vedrà aumentare il contributo a carico dell’azienda dall’1,6% al 2% per incentivare e valorizzare uno strumento fondamentale per le pensioni del futuro, soprattutto per i giovani. Il lavoratore avrà diritto ad usufruire di 3 giorni di permesso retribuiti in caso di decesso o di grave infermità del coniuge anche legalmente separato, o di un parente di secondo grado anche non convivente. I permessi legge 104 sono cumulabili; il lavoratore deve presentare un piano di programmazione mensile. Sarà istituita una Commissione con il compito di realizzare un evento annuale a livello nazionale, degli approfondimenti. 

Nelle aziende con almeno 200 dipendenti si terranno due incontri annuali nelle diverse aree di lavoro, per metà del tempo in orario di lavoro, sui fattori di rischio e per individuare le possibili soluzioni; saranno sperimentati i cosiddetti break formativi dei lavoratori, di 15/20 minuti in orario di lavoro, di aggiornamento sulle procedure di sicurezza dell’area di lavoro. Introdotta, infine, una piccola ma significativa novità, dato che gli Rls saranno dotati di elementi di identificazione (cartellino, badge, spilla, ecc.) per valorizzare il loro ruolo in azienda. Vengono aumentate lievemente le ore a disposizione del singolo Rls nelle aziende oltre i 300 dipendenti (elevate a 72 ore annue) e oltre i 1.000 (elevate a 76 ore annue). Per i trasferimenti individuali di sede di lavoro è stata portata a 52 anni (oggi 50) per gli uomini e a 48 per le donne (oggi 45) l’età oltre la quale i trasferimenti possono avvenire solo in casi eccezionali. 

È stato istituito il Comitato consultivo di partecipazione nelle aziende con oltre 1.500 dipendenti e con almeno due unità produttive con più di 300 dipendenti, o almeno una unità produttiva con almeno 500 dipendenti, su richiesta di una delle parti. Il comitato verrà convocato dall’azienda in caso di scelte strategiche rilevanti su cui verrà chiesto il parere del sindacato. E’ stato introdotto in modo condiviso, il principio di salvaguardare l’occupazione in caso di cambio appalto nell’ambito dei pubblici servizi. Su richiesta di una delle parti, verrà attivato un tavolo di confronto che coinvolgerà le organizzazioni sindacali, l’impresa uscente e quella subentrante, allo scopo di definire l’ambito del “cambio appalto”, il numero dei lavoratori coinvolti. E’ stato ribadito il rilancio della contrattazione aziendale con parametri variabili per sviluppare la produttività aziendale e far crescere i salari. 

Gli Osservatori territoriali, per la prima volta, avranno il compito di promuovere la contrattazione aziendale anche in quelle aziende in cui non c’è. Lo so che tutti questi punti sono ormai acquisiti da parte dei lavoratori a cui si rivolgono, ma ribadirli ancora una volta assume il significato di una precisa valenza politica. Quello che abbiamo fatto nel 2016 è un risultato di valore. Nonostante le preoccupazioni emerse in corso d’opera, abbiamo determinato il risultato contrattuale. Nel lavoro che svolgiamo è fondamentale arrivare ad una conclusione, possibilmente positiva, dopo aver annunciato pubblicamente un obiettivo. Quindi, abbiamo programmato, contrattato e realizzato l’obiettivo prefisso. Carmelo Barbagallo aveva annunciato che il 2016 sarebbe stato l’anno dei contratti. E per noi, come per molte altre categorie, è stato così. Chi non è ancora riuscito nell’intento, molto probabilmente ci riuscirà a breve. La Conferenza di Organizzazione della Uil a Roma, tenuta nella prima decade di novembre ha avuto un grande riscontro tra gli iscritti e nell’opinione pubblica. La “Passione per il lavoro”, che è il motto che l’ha caratterizzata è quel sentimento che muove chiunque faccia sindacato a testa alta. Ci siamo anche noi tra queste persone che credono nel Lavoro, passionali e determinate. A Pesaro questo valore sarà ancor più condiviso. 

Per quanto riguarda il contratto, unitariamente gestiremo i testi condivisi e firmati, e si tratterà di una gestione costante e duratura. I temi della salute e della sicurezza, della assistenza sanitaria integrativa, del funzionamento delle Rsu e della democrazia nei luoghi di lavoro, i diritti della formazione e del diritto allo studio costituiranno i passi di questo percorso concordato tra il sindacato metalmeccanico e Federmeccanica-Assistal. Avanti così.

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