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Calzedonia, Moncler, Valentino. Chi sfila di più nella moda secondo Mediobanca

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Un giro d’affari da 251 miliardi di euro e la cui crescita non accenna ad arrestarsi. Il settore moda (e beni di lusso per la persona) continua a essere traino dell’economia mondiale. E’ quanto si rileva dal report sulle aziende della Moda Italia dell’area studi di Mediobanca.

IL REPORT

A livello geografico, oggi, sono le Americhe a conquistare il gradino più alto del podio di principale mercato mondiale per la moda, grazie alla dinamicità del commercio e a una crescita del 18% nel solo 2015 (e a un valore commerciale di circa 85 miliardi di euro). L’Europa, scalzata per la prima volta in anni, si posiziona al secondo posto con 83 miliardi di euro e un incremento più contenuto (+9%). Il Giappone spende invece nei beni di lusso 20 miliardi di euro l’anno (+13%), la Cina 18 miliardi di euro, mentre il resto dell’Asia ha un giro d’affari complessivo di circa 33 miliardi di euro (+9%).

LA HIT PARADE DEI MARCHI

Tra le Top15Moda (ovvero Armani, Benetton, Calzedonia, D&G, Lir (Geox), Luxottica, Max Mara, Moncler, OTB, Prada, Safilo, Ferragamo, Tod’s, Valentino e Zegna), il brand che registra l’incremento più sostenuto è Valentino (+102%), seguito da Moncler (+71,5%), Calzedonia (+55,8%), Armani (+46,9%), Ferragamo (+44,8%), Luxottica (+42%), Prada (+38,8%). Continua invece la flessione di Benetton (-25,8%), l’unica tra le 15 ad aver registrato un calo. Luxottica si conferma anche nel 2015 il gruppo con il fatturato maggiore (8.837 milioni di euro), davanti a Prada (3.548 milioni di euro), Armani (2.650 milioni di euro) e Calzedonia (2.018 milioni di euro).

I NUMERI

Numeri, quelli descritti nel report di Mediobanca presentato a Milano il 22 febbraio, che attestano come la moda rimanga un settore solido. Nonostante la crisi. Per quanto riguarda infatti la solidità finanziaria, le Aziende Moda Italia appaiono molto più capitalizzate, con debiti finanziari pari al 31,8% dei mezzi propri e addirittura del 21,7% per il Top 15 Moda. Altro fattore di diversità è l’abbondanza delle disponibilità liquide, superiori al debito oneroso per le Top15Moda (114,9%), rispetto ad un’incidenza del 76,3% per le Aziende Moda e del 54,8% per la grande manifattura. Anche la grande manifattura italiana è stata segnata da una ripresa del fatturato pari al 4,8%. Un dato certamente positivo ma ben lontano dalla crescita più sostenuta delle Aziende Moda Italia (+9,4%) e di quelle del Top15Moda (+8,9%).

I PAESI

Tra i dati che riportano il vecchio Continente sul gradino principale della moda mondiale, vi è quello dell’importante espansione dello shopping turistico. Il 60% del totale dei consumi infatti è rappresentato dal travel retail, un mercato stimato intorno ai 50 miliardi di euro e distribuito principalmente in Francia (23%), Gran Bretagna (20%), Italia (16%) e Germania (14%). In Italia i maggiori acquirenti nel settore moda sono indubbiamente i cittadini cinesi (33%), seguiti a larga distanza dai russi (12%) e dai nord americani (8%). A confermarsi meta preferita e capitale mondiale della moda è Milano, con il 34% del totale delle vendite in Italia a stranieri extra UE, seguita da Roma (18%).

LE PERCENTUALI

Un’analisi, quella di Gabriele Barbaresco, direttore dell’Area Studi Mediobanca, che ha anche dissezionato il settore sempre più in crescita dell’e-commerce. Infatti, anche se il 55% del mercato del lusso mondiale fa capo ai negozi monomarca e a un’accorta selezione delle location più prestigiose per fare shopping, l’e-commerce si conferma il canale di vendita con le più elevate aspettative di sviluppo dopo aver generato, nell’ultimo anno, un giro d’affari a livello globale di circa 17 miliardi di euro, ben cinque in più rispetto al 2014. L’incremento delle vendite ha portato a una consistente crescita occupazionale tra le imprese del settore tanto che la forza lavoro nelle Aziende Moda Italia è aumentata del 21,2%, coinvolgendo oltre 57mila nuovi dipendenti, per un totale addetti che, oggi, arriva a circa 327mila unità.

I CONFRONTI

La mappa della moda d’Oltralpe non si discosta di molto da quella nostrana, se non per le dimensioni. Il giro d’affari delle Top15Moda Francia è il doppio di quello del Top15Moda Italia, ma risulta molto più concentrato: in Francia il solo Gruppo Dior assorbe la metà dei ricavi del Top15Moda Francia. In Italia sono 13 le società della moda con ricavi superiori al miliardo, in Francia, invece, si fermano a sei.

moda e lusso

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