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Finmeccanica, ecco le ultime novità di Leonardo da Pakistan, Emirati Arabi e Francia

Pakistan, Emirati Arabi e Francia. Ecco dove ha fatto tappa Leonardo, la società dell’aerospazio e della difesa guidata da Mauro Moretti e presieduta da Gianni De Gennaro, per firmare nuovi accordi e collaborazioni strategiche.

PAKISTAN

Il Ministero della Difesa del Pakistan ha effettuato un altro ordine per diversi elicotteri bimotore intermedi AgustaWestland AW139. Leonardo ha annunciato che i velivoli, già presenti insieme ad altri modelli di elicotteri in Pakistan, saranno impiegati nel Paese per compiti utility e di trasporto. Le consegne cominceranno a metà anno. L’AW139 è ideale per operare in ambienti difficili, ad alta temperatura e alta quota, anche con un solo motore funzionante e consente un significativo risparmio dei costi operativi e di manutenzione durante l’intero ciclo di vita.

L’elicottero di nuova generazione AW139 sostituirà i modelli obsoleti attualmente in servizio. I nuovi elicotteri si aggiungo alla flotta di AW139 precedentemente ordinati nel Paese per compiti di ricerca e soccorso (SAR, Search and Rescue) e di eliambulanza (EMS, Emergency Medical Service).

EMIRATI ARABI

Per rispondere alle nuove esigenze di sicurezza degli Emirati Arabi Uniti, che hanno posto la cyber security al centro dell’agenda di sviluppo del Paese, Leonardo e International Golden Group PJSC (IGG), una delle maggiori aziende emiratine del settore della Difesa e della sicurezza, hanno deciso di collaborare alla progettazione e realizzazione di centri operativi di sicurezza per la protezione di infrastrutture e organizzazioni .

La firma dell’accordo di collaborazione strategica è arrivata in occasione del salone della difesa Idex, in corso negli Emirati Arabi Uniti dal 19 al 23 febbraio. Igg, che già fornisce a clienti nazionali sicurezza di alto livello, agirà in qualità di prime contractor. A Leonardo toccherà costruire servizi in tempo reale di monitoraggio e gestione delle infrastrutture informatiche. Questo consentirà ai clienti di prevenire, individuare e contrastare minacce cyber sofisticate e persistenti, preservando gli asset più delicati di un’organizzazione: i dati e le informazioni.

Leonardo ha iniziato a supportare i Paesi del Golfo con sistemi informatici e di cyber sicurezza negli anni 90, quando è iniziata la collaborazione con una delle principali banche saudite, la Al Rajhi Bank, che l’azienda ha accompagnato nel suo percorso di digitalizzazione delle operazioni nel pieno rispetto delle regole della finanza islamica, e continua oggi anche con sistemi per sicurezza aerea (es per la gestione e il controllo del traffico aereo civile e militare per l’aeroporto Hamad di Doha) e con sistemi di telecomunicazione e sicurezza per la rete ferroviaria nazionale degli Emirati e per la metro di Riyadh. Partner delle Forze armate, del Ministero degli Interni e di altre agenzie di sicurezza nazionali.

FRANCIA

Intanto in Francia, il radar a scansione elettronica PicoSar di Leonardo è stato scelto da Safran Electronics & Defense,  nell’ambito di una competizione internazionale come equipaggiamento del Patroller, il nuovo velivolo a pilotaggio remoto dell’Esercito francese.

Il contratto prevede la fornitura di diversi sistemi, incluse le parti di ricambio, che saranno impiegati dalle Forze Armate francesi in missioni di intelligence e sorveglianza terrestre di lungo raggio. Leonardo sta lavorando affianco a Safran per garantire la piena soddisfazione del cliente francese, che adotterà i sensori nel corso di quest’anno. Ecco le motivazioni della scelta: “Il PicoSar è stato selezionato in primo luogo perché ha dimostrato di saper rispondere a una serie di stringenti requisiti tecnici. Inoltre Leonardo ha lavorato a stretto contatto con Safran, assicurando la piena integrazione con il sistema di missione del Patroller e il perfetto funzionamento del radar, cosa che ha portato a soddisfare completamente le aspettative dell’Esercito francese”, si legge in una del gruppo. Ecco invece per cosa sarà usato: “Il radar sarà utilizzato per rilevare bersagli mobili e raccogliere immagini a terra grazie alla modalità ad apertura sintetica del sensore”.

LA GARA NEGLI USA

La settimana scorsa Leonardo ha annunciato che parteciperà alla competizione per il futuro velivolo da addestramento della U.S. Air Force – denominata T-X – offrendo il proprio sistema di addestramento integrato T-100 e opererà attraverso la controllata americana Leonardo Drs che agirà in qualità di prime contractor. La notizia è giunta dopo la rottura dell’alleanza tra Leonardo e l’americana Raytheon per partecipare alla gara “T-X” negli Stati Uniti per 350 aerei addestratori per l’aeronautica militare. Le due società si erano accordate lo scorso febbraio per collaborare nella gara nell’ambito del programma T-X, quello con cui il Pentagono vuole sostituire lo storico aereo da training T-38 Talon con un biposto più moderno e tecnologico.

L’azienda statunitense e quella italiana hanno diffuso un breve comunicato stampa in cui spiegano che la decisione è dovuta al fatto che le “due aziende non sono state in grado di raggiungere un’intesa commerciale che potesse essere valutata” dall’aviazione americana. Fonti italiane contattate da Defense News hanno sostenuto che dietro alla rottura tra Leonardo e Raytheon sul progetto T-100,  ci sia il costo del velivolo.

In gara c’erano anche altri quattro progetti. Uno è stato presentato da Boeing e Saab, e un’altro dalla Lockheed Martin insieme alla KAI (Korean Aerospace Industries). Poi c’è quello della Northrop Grumman e BAE Systems, e ancora un altro in studio da Sierra Nevada Corporation e Turkish Aerospace Industries.

A inizio febbraio la Northrop Grumman e la BAE Systems inglese hanno fatto sapere l’intenzione di ritirarsi dalla gara.

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