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Reis, il film con cui Erdogan vuole vincere il referendum

Recep Tayyip Erdogan è impegnato nella campagna elettorale del referendum che potrebbe aumentare i suoi poteri come presidente della Turchia. Dopo il tentativo fallito di portare i suoi ministri a fare comizi elettorali in Germania e in Olanda, ora sta cercando di sfruttare il cinema come canale alternativo di campagna politica.

LA STORIA DI ERDOGAN

Con Reis, un biopic cucito su misura, Erdogan cerca di conquistare più elettori, ma il film non è stato accolto come ci si aspettava.

Reis racconta la vita di Erdogan: nato in una famiglia umile, estraneo al mondo della politica, si è saputo reinventare fino a diventare uno degli uomini più potenti della Turchia (come racconta Marta Ottaviani nel suo Il reis. Come Erdogan ha cambiato la Turchia, qui l’articolo di Formiche.net).

IL FLOP AL CINEMA

Reis aveva tutto per essere un successo di botteghino: un investimento di otto milioni di euro, una storia forte e reale e la promozione statale del governo turco. Ma ai turchi sembra non piacere: nelle prime due settimane al cinema, i dati ufficiali indicano che ha avuto circa 150mila spettatori. Pochi in confronto ai 3 milioni della modesta produzione locale Recep Ivedik 5 o ai 400mila spettatori dell’ultimo film dell’italo-turco Ferzan Özpetek. Secondo la stampa internazionale, ai cittadini possono bastare i tre discorsi integrali che si trasmettono quotidianamente nelle tv locali.

IL “REGALO” DI KANKIRAN

L’idea del film è dell’imprenditore Temel Kankiran, noto ammiratore di Erdogan. Kankiran fondò la casa di produzione cinematografica Kafka Sör con l’unica finalità di produrre Reis. Non aveva intenzioni di incassare soldi, ma di “fare un regalo al presidente Erdogan”, sostengono gli attori. L’attore protagonista, Reha Beyoğlu, dice di non avere mai incontrato il presidente turco nei tre mesi di riprese. Per l’interpretazione si è ispirato all’immagine che aveva di lui e i racconti delle persone che ci hanno lavorato vicino.

L’uscita del film era prevista per il mese di ottobre, ma è stata anticipata a marzo, nel pieno della campagna elettorale per il referendum del 16 aprile. C’è stata un’anteprima privata il 26 febbraio, giorno del compleanno di Erdogan.

LA SAGA DEL PRESIDENTE

L’immagine che trasmette il film su Erdogan è quella di un leader amato dal popolo, un esempio di umanità e moralità. Comincia nelle strade di Kasimpasa, il quartiere dove è cresciuto il presidente, fino ad arrivare agli anni della prigione, quando era sindaco di Istanbul nel 1999. Il trailer di Reis è composto da piani lenti con musica molto emotiva.

I produttori spiegano che il finale del film è aperto, lasciando la possibilità di una “seconda, terza e anche quarta parte”. La seconda parte è in fase di preparazione e probabilmente racconterà gli anni della fondazione del Partito della Giustizia e lo Sviluppo (AKP) nel 2001 e i primi anni di Erdogan come premier. Tuttavia, molto del futuro di Erdogan e della politica turca sarà scritto nei risultati del referendum del 16 aprile.

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