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Avio, come è andato il lancio del satellite per Copernicus

GIULIO RANZO CEO AVIO

Ore 2:49 del 7 marzo 2017. Mentre in Italia tutti ancora dormono, dall’altra parte del mondo – Kourou, Guyana francese – si è dato il via alle operazioni di lancio per portare in orbita una nuova Sentinella della costellazione europea Copernicus. Protagonista dell’evento è ancora una volta Avio, l’azienda di Colleferro che costruisce lanciatori spaziali. E’ stato il primo lancio del 2017 per Vega – il vettore utilizzato nella missione – e il nono da quando il più piccolo dei lanciatori europei ha iniziato la sua attività nel 2012 (Vega è progettato, sviluppato e realizzato in Italia da Avio attraverso la controllata ELV).

In poco meno di 58 minuti il razzo è partito dalla base e ha completato le operazioni di distacco del satellite posizionato a circa 780 chilometri da Terra. L’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo (nella foto), ha così commentato l’impresa: “Anche il nono lancio di Vega è stato un successo. Un successo per Avio, per l’Italia e per l’Europa. Nove voli. Nove successi. Mai al mondo un lanciatore ha ottenuto nei primi lanci un record simile. Sempre più la vita di tutti noi sarà facilitata dai servizi operati dallo spazio e quella dei lanciatori è la tecnologia abilitante per poter mettere in orbita i satelliti. Avio offre accesso allo Spazio e consente all’Italia di far parte del ristretto numero di Paesi al mondo con capacità autonoma di realizzazione di un lanciatore spaziale completo, caratteristica cruciale per avere successo nella space economy”.

Un inizio d’anno in grande spolvero per l’azienda italiana che si prepara a entrare in Borsa ad aprile. Tante novità per il 2017 di Colleferro anche sul fronte della produzione. Continuano i lavori per le nuove versioni dei lanciatori europei (Vega C e Ariane 6) – per i quali Avio ha recentemente completato la realizzazione del primo P120, il più grande motore a propellente solido in fibra di carbonio mai realizzato al mondo –; e si pensa già ai lanci del 2018 quando il vettore sarà dotato dello Small Satellites Mission Service (SSMS), una sorta di adattatore in grado di portare in orbita nano e mini satelliti (da 1 a 400 chili), la frontiera della new space, fatta di grandi costellazioni con capacità di rivisita potenziate rispetto ai tradizionali satelliti.

Cliente del lancio di questa mattina la Commissione europea nell’ambito di un contratto con l’Agenzia Spaziale Europea per il programma di osservazione della Terra Copernicus. Il satellite lanciato in orbita è un Sentinel 2B (osservazione multispettrale), che si aggiunge alle altre sentinelle del programma avviato dalla Commissione nel lontano 1998 (Sentinel 1A, 1B, 2A e 3A). Tra gli obiettivi di questi satelliti il monitoraggio ambientale e climatico. Un ruolo importante sarà riservato a Copernicus anche nell’ambito delle politiche europee sociali e di sicurezza – monitoraggio migrazioni, supporto a missioni militari e strumento di anti-terrorismo. Alla fine dell’anno è previsto il lancio di Sentinel 3B con specializzazione oceanografica e terrestre. Per quanto riguarda il programma Copernicus si resta in attesa di evoluzioni relative ai nuovi modelli di Sentinelle, per le quali potrebbero esserci novità già a partire dal 2018.

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