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Donald Trump, Xi Jinping, le bombe sulla Siria e la torta al cioccolato

“Eravamo a tavola. Avevamo finito la cena e ci stavamo prendendo il dolce. Avevamo il pezzo di torta al cioccolato più bello che io abbia visto nella mia vita, e il presidente Xi se la stava gustando”, ha raccontato Donald Trump in un’intervista a Fox News trasmessa mercoledì sera. “In quel momento ho ricevuto il messaggio dei generali: ‘Le navi sono pronte. Che facciamo?’ – ha continuato il presidente americano -. E abbiamo preso una decisione, abbiamo lanciato i missili”.

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LA CENA A PALM BEACH

Così Trump fa sapere che la decisione di bombardare la Siria è stata presa da lui mentre mangiava il dolce durante la cena con il presidente cinese Xi Jinping nel resort Mar-a-Lago a Palm Beach, Florida (qui l’articolo di Formiche.net con le curiosità dell’incontro).

“59 MISSILI IN IRAK”

Dopo il racconto su cosa stava pensando in quel momento, Trump elogia la tecnologia militare americana e in un lapsus dice: “Così abbiamo quindi lanciato 59 missili in Irak”. La giornalista Maria Bartiromo lo corregge dicendo che il bombardamento è stato in Siria, ma lui continua come se si trattasse di un semplice dettaglio insignificante.

IL CONSENSO CINESE

Mangiata la torta di cioccolata, Trump ha comunicato ai generali delle forze armate americane di dare il via all’intervento militare. Una volta tornato a tavola, ha voluto comunicare la decisione al suo commensale.

“Signore presidente, devo spiegarle qualcosa – racconta Trump alla Fox News -. Abbiamo lanciato 59 missili. […] Volevo che lei lo sapesse. Jinping ha fatto una pausa di 10 secondi ed è andato dall’interprete. Lì mi sono detto, questo non è un buon segnale. Ma poi lui è tornato e mi ha detto: ‘Se qualcuno usa il gas per uccidere bambini, neonati, allora va bene’. Lui era d’accordo”.

Secondo alcuni storici, anche il dittatore spagnolo Francisco Franco sceglieva i nomi dei condannati a morte mentre mangiava “bellissime torte al cioccolato”.

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