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Cosa prevede il riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate

Di Rosa Vilecco Calipari

Pubblichiamo una parte della relazione presentata da Rosa Vilecco Calipari (Pd) in Commissione Difesa sullo schema di decreto legislativo recante disposizione in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate.

Per quanto riguarda gli ufficiali, vanno ricordati l’istituzione di una carriera unitaria a  sviluppo dirigenziale; la modifica della permanenza nei gradi; un nuovo trattamento economico, in particolare dal grado di maggiore a quello di tenente colonnello correlato alle piene funzioni dirigenziali conferite a partire dall’ingresso nella categoria degli ufficiali superiori, e il connesso superamento dell’attuale trattamento economico della cosiddetta “omogeneizzazione”.

Per i sottufficiali e i graduati,il provvedimento istituisce il grado di luogotenente; introduce un nuovo sistema di avanzamento « a scelta, per terzi » per il grado di primo maresciallo; prevede la riduzione delle permanenze nei gradi di caporal maggiore capo (un anno in meno), di sergente (2 anni in meno) e di sergente maggiore (3 anni in meno). Anche per sottufficiali e graduati è prevista una revisione di funzioni e compiti con connessa revisione dei parametri stipendiali.Viene specificato che lo sviluppo della carriera del ruolo marescialli è « direttivo», mentre quello dei ruoli sergenti e graduati è “esecutivo”. Sono previste disposizioni di raccordo e coordinamento – anche per la gestione del regime transitorio – in materia di reclutamento, stato giuridico e avanzamento. Vengono inoltre ridefiniti alcuni requisiti di accesso per la progressione interna delle carriere, in particolare tra un ruolo e quello superiore.

È specificato che in caso di partecipazione ai concorsi interni delle Forze armate,il personale militare in servizio, che in quanto tale è già riconosciuto idoneo al servizio militare incondizionato, non sarà sottoposto alla misurazione dei parametri fisici, come previsto per i nuovi reclutamenti. Sono previste misure per consentire alle Forze armate di incrementare i reclutamenti annuali nei ruoli iniziali se questo occorre a causa di esigenze funzionali specifiche. In sostanza si fa in modo che le Forze armate dispongano di un adeguato bacino di graduati e di militari di truppa dal quale attingere per fare fronte a straordinarie necessità, come il soccorso alle popolazioni civili in caso di calamità e catastrofi naturali.

Viene prevista, per tutto il personale militare collocato in ausiliaria, la permanenza in tale regime per un periodo di 5 anni, così superando la differenziazione legata all’età anagrafica. Si vuole in questo modo assicurare parità di trattamento al personale militare dei vari ruoli, evitando sperequazioni con alcune categorie di ufficiali che presentano limiti di età differenti rispetto ad altre e che per questo oggi permangono nella posizione di ausiliaria un anno in meno (4 anni invece di 5).

Il nuovo sviluppo di carriera dei marescialli,il cui grado apicale è quello di luogotenente, prevede la possibilità per questi di conseguire la promozione a sottotenente e gradi corrispondenti dei ruoli speciali degli ufficiali delle Forze armate e, nel ruolo normale, per il personale dell’Arma dei carabinieri.

È prevista la promozione al grado superiore, a mero titolo onorifico e senza effetti economici e previdenziali, a decorrere dal 1o gennaio 2015, del personale in servizio permanente che cessa dal servizio per determinate cause. La promozione non è prevista per coloro che già rivestono il grado apicale della categoria d’appartenenza ed è subordinata all’assenza di profili di demerito nell’ultimo quinquennio di servizio.

Viene consentito di alimentare il ruolo speciale anche con sottufficiali nel grado di primo maresciallo e luogotenente in possesso almeno della laurea triennale in deroga ai limiti di età del codice e comunque in misura non superiore al 30 per cento dei posti messi a concorso. Viene innalzato al trentacinquesimo anno di età il limite per la partecipazione ai concorsi straordinari per ufficiali dei ruoli speciali, ossia banditi in caso di vacanza di particolari posizioni organiche. Lo scopo è di assicurare ai frequentatori di corsi di lauree specialistiche (medicina e chirurgia, fisica, chimica, eccetera) le stesse possibilità di accesso ai ruoli speciali garantite agli altri concorrenti, cui è richiesto il possesso della sola laurea.

(Leggi qui il testo integrale della relazione)

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