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Ecco verità e bufale sull’esplosivo usato nella strage Isis a Manchester

CARLO JEAN, Isis, iran

Finora non è stato rivelato dalla Polizia britannica il tipo di esplosivo usato nella “strage dei bambini” di Manchester. Si possono fare solo ipotesi, estrapolando dagli elementi disponibili. Certamente i Servizi di Sicurezza di sua Maestà ne sono a conoscenza. L’esplosione è stata molto potente. Ciò fa ritenere a taluni esperti che l’esplosivo sia stato diverso da quello delle “bombe fai da te”, fabbricato in loco da un artificiere esperto e usualmente impiegate dall’ISIS in precedenti attentati e per le bombe dei kamikaze che si fanno esplodere contro le forze che lo combattono in Iraq e in Siria. Può però darsi che l’esplosivo sia lo stesso. Io ritengo che sia stato così, dato il rischio che venga individuato il trasporto di esplosivi

Tale esplosivo è generalmente definito rudimentale, anche se tale non è. Ha una potenza analoga a quella del tritolo. Quello più usato è il triossido di acetone o TATP. In molti attentati – ad esempio in quello della metropolitana di Londra del 2005, del Bataclan e in quello fallito allo Stade de France, sono stati compiuti con il suo utilizzo. E’ prodotto dalla reazione di due composti chimici facilmente reperibili in commercio – l’acetone e l’acqua ossigenata – permessa da un catalizzatore, generalmente a base di acido solforico. L’esplosivo così prodotto è il trimero di acetone o TATP. Esso è instabile. Nella reazione si forma anche una certa quantità di dimero di acetone, che può provocarne lo scoppio accidentale. La percentuale di dimero aumenta, se le quantità di acetone, di acqua ossigenata e di acido solforico non vengono esattamente regolate.  Il TATP è una polvere bianca simile alla farina. E’ estremamente sensibile agli urti, che provocano la formazione del dimero. Ne sono sufficienti due grammi per provocare l’esplosione. Per tale motivo, che ha provocato molte morti fra gli artificieri e gli operativi, è denominato dagli islamisti “la madre si Satana”.

Molto verosimilmente l’esplosivo usato a Manchester è stato prodotto in loco da un artificiere ben addestrato facente parte della rete. Credo che la storia del suo trasporto con barattoli sia stata artificiosamente diffusa dalla Polizia britannica. Nessuno può essere tanto matto da trasportare il TATP soprattutto con aereo, anche se i sistemi di sicurezza aeroportuali hanno difficoltà ad individuarlo.

Il rischio maggiore che si corre in Occidente è proprio rappresentato dai foreign fighters di ritorno dalla Siria e dall’Iraq. Si tratta di elementi induriti e addestrati, anche nella produzione e nell’utilizzo di esplosivi rudimentali. La soluzione adottata dal Marocco – che li mantiene in carcere per tre-quattro anni – dovrebbe essere adottata anche dal nostro Paese. Non servirà a “de-radicalizzarli”, operazione che mi sembra appartenga al regno dei sogni. Potrebbe invece indurli a rifugiarsi in altri paesi. Per l’Italia sarebbe un vantaggio, tanto maggiore quanto più gli altri paesi europei non adottassero identiche misure, in nome dei diritti umani. Mi rendo conto che la soluzione proposta è egoistica. Ma l’interesse nazionale è sempre egoistico. Non è formulabile da “anime bellein nome di principi universali.

 

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