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Come cresce in Europa l’occupazione nell’economia green. Report Eurostat

green, GIAN LUCA GALLETTI

Cresce nei 28 Stati dell’Unione Europea l’occupazione nel settore dell’economia verde. Lo rivela uno studio pubblicato in questi giorni da Eurostat, l’Istituto statistico europeo. Gli occupati nel settore ambientale sono passati, infatti, da 2,8 milioni del 2000 a 4,2 milioni nel 2014, generando un fatturato di oltre 700 miliardi di euro.

Il crescente numero delle persone occupate nella green economy dal 2000 ad oggi è dovuto principalmente alla crescita nella gestione delle risorse energetiche, in particolare a quelle relative alla produzione di energia da fonti rinnovabili (eolico e solare). Solo in questo comparto si è registrato un incremento di occupati che sono passati da 500 mila a 1 milione e mezzo (+182%). Il secondo settore che ha registrato un aumento significativo è quello della gestione dei rifiuti che da 800 mila occupati nel 2000 è passato a 1 milione e 100 mila occupati nel 2014 (+36).

Il “valore aggiunto lordo” prodotto dall’economia ambientale è passato da 135 miliardi di euro del 2000 a 289 miliardi del 2014, contribuendo con oltre il 2% al PIL globale. Le attività con il più alto contributo al fatturato green dell’Unione  sono quelle energetiche, forniture di acqua, gestione dei rifiuti e bonifiche con 128 miliardi di euro, ovvero il 44% del totale. Seguono le costruzioni con 55 miliardi e il 19% del totale. Il terzo raggruppamento con 49  miliardi (17%) riguarda il settore dei servizi.

Si inserisce in questo quadro di crescita economica e occupazionale la volontà del premier Paolo Gentiloni di voler creare una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio per coordinare tutte le attività del settore, anche in previsione dell’approvazione da parte di Bruxelles del Pacchetto sull’Economia Circolare entro il 2017 e del suo recepimento nella normativa nazionale.

Lo stesso ministro Gian Luca Galletti (nella foto), in occasione della prossima riunione del G7 Ambiente dell’11 e 12 giugno a Bologna, ha ribadito che l’economia ambientale è un’opportunità in più che le imprese del nostro Paese dovranno saper cogliere per risultare più competitive sui mercati internazionali.

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