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Cosa proporrà su Rousseau la base M5S su banche, Bcc, Popolari e Vigilanza Bankitalia

beppe grillo, M5s, energia

Sette quesiti sulle banche per delineare un programma di governo che si occupi di riorganizzazione, regolamentazione e vigilanza degli istituti bancari. Si vota oggi, sulla piattaforma del Movimento 5 Stelle Rousseau, il Programma Banche di M5S, dopo la pubblicazione sul blog di Beppe Grillo di una serie di approfondimenti firmati, tra gli altri, da Elio Lannuti, Giulio Sapelli e Hervé Falciani. Ecco quesiti, temi e modalità di voto nell’articolo di Formiche.net.

SEPARAZIONE BANCARIA 2.0

Con il primo quesito, il Movimento 5 Stelle chiede ai suoi iscritti se vogliano “un sistema bancario nel quale sia netta la separazione tra banche commerciali e banche d’affari, le prime saranno le uniche autorizzate alla ‘raccolta dei depositi’ e al finanziamento di famiglie e imprese e vietare la commistione tra imprese e banche commerciali?”. Una sola risposta possibile, sì o no, e il post scritto dal professor Giulio Sapelli per orientarsi nella decisione, il quale spiegava che “è necessario oggi separare i destini dei nostri risparmi e dei nostri depositi dalle perversioni degli speculatori che giocano con oscillazioni e volatilità dell’economia di carta. Bisogna ripristinare l’interesse pubblico dell’azione degli intermediari finanziari ed è necessario incentivare sia il ritorno a una vera “biodiversità” bancaria (evitando ad esempio di mortificare le popolari e le cooperative nel settore) sia un’omogenea distribuzione delle istituzioni bancarie sul territorio” (continua a leggere il post).

BANCA PUBBLICA PER GLI INVESTIMENTI

A parlare di Banca pubblica per gli investimenti, sul blog di Grillo, è stato Eugenio Benetazzo, “economista indipendente e saggista economico fuori dal coro – si legge nel suo sito personale -, conosciuto alla stampa di settore come il Nouriel Roubini italiano o lo Steve Jobs dei mercati finanziari” che da anni contribuisce con il blog di Grillo sui temi economico finanziari, dalla moneta unica alle banche. Il quesito su Rousseau, basato sul suo contributo, recita: “Sei favorevole alla creazione di uno strumento che indirizzi ‘direttamente’ la politica economica del Paese grazie a una nuova ‘Banca Pubblica per gli Investimenti’ che investa senza intermediazioni nelle imprese innovative, sostenibili e ad alto impatto sociale, con redditività di ‘lungo periodo’ limitata al mantenimento della struttura e delle performance?”. Gli iscritti potranno rispondere sì o no.

QUALI PRIORITÀ PER LA BANCA PUBBLICA PER GLI INVESTIMENTI?

Il Movimento 5 Stelle, dando per affermativa la risposta degli iscritti al secondo quesito (vuoi una Banca pubblica per gli investimenti?) chiede successivamente quali dovrebbero essere “le prime due priorità” sulle sei elencate della banca pubblica. Tra le scelte, ci sono: “Finanziare gli investimenti strutturali del Paese”, “Investire nelle politiche abitative privilegiando l’acquisto della prima casa”, “Incentivare l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico”, “Investire nelle filiere innovative a limitato impatto ecologico”, “Gestire la “nazionalizzazione” e il “risanamento” degli istituti bancari in crisi.”, “Gestire SGA “BANCO DI NAPOLI” per la cura dell’emergenza NPL (crediti deteriorati)”. Gli iscritti potranno esprimere due preferenze.

RIFORMA DELLA VIGILANZA BANCARIA

Nelle mani degli iscritti anche la possibile riforma della vigilanza bancaria. su 12 priorità proposte, gli iscritti potranno indicarne 4 scegliendo tra: “Limitare il segreto d’ufficio sulle ispezioni svolte da Banca d’Italia rendendo obbligatoria per tutti gli ispettori la comunicazione all’autorità giudiziaria in caso di reato sospetto, eliminando l’obbligo della sola comunicazione, in molti casi esclusiva, al governatore della Banca d’Italia”; “Affidare i compiti di Vigilanza Bancaria anche alla Guardia di Finanza e alla Magistratura in modo tale da creare un pool di istituzioni che possa offrire maggiori garanzie rispetto a quanto avviene ora, estendendo inoltre i poteri della Guardia di Finanza al controllo su insider trading ora svolto da Consob”, “Restrizioni alle proposte finanziarie delle banche ai correntisti con rispetto del codice privacy su offerte di investimento poco trasparenti”, “Rendere più severe le sanzioni applicabili a seguito di attività ispettive e introdurre nuovi reati bancari con l’obiettivo di aumentare la deterrenza”, “Istituire una “procura nazionale per le indagini economiche” specializzata nella trattazione dei reati economici e finanziari”, “Norme più severe su frodi online e commercio elettronico per prevenire truffe online ai danni dei consumatori”, “Rendere più trasparenti le attività svolte dalle singole banche in merito ai grandi affidamenti, ai grandi “prenditori”, alle garanzie offerte, alle persone e organi autorizzativi, quantomeno per i crediti in sofferenza. Garantire inoltre maggiore trasparenza su finanziamenti a imprese e famiglie”, “Costituire una unica centrale dei rischi pubblica che tuteli la privacy e che sia facilmente accessibile dai cittadini”, “Attuare opportuni presidi anticorruzione per il monitoraggio dell’attività degli ispettori di Banca d’Italia”, “Istituire l’obbligo di presenza delle associazioni di consumatori all’interno in Banca d’Italia con funzioni consultive vincolanti su tutela del risparmio”, “Creare sezioni specializzate nei Tribunali civili in sede distrettuale per contenziosi in materia bancaria (con abrogazione delle recenti disposizioni di mediazione affidata all’Anac che riveste funzioni differenti)”, “Affidare pure all’Antitrust, in cooperazione, le funzioni in materia di concorrenza oggi affidate a Banca d’Italia”.

RIFORMA DELL’USURA E ANATOCISMO

“Vuoi che il tasso usura venga calcolato partendo dalla media del tasso applicato alle banche europee così da non avere un trattamento diverso in Paesi dove il costo del denaro dipende dallo stesso istituto e cioè dalla BCE?”, si chiede nel quinto quesito, a cui gli iscritti possono rispondere sì o no. a spiegare il quesito era stato Elio Lannutti sul Blog di Grillo (leggi il post).

SISTEMA DI PAGAMENTO CONDIVISO

Hervé Falciani ha parlato invece di un sistema di pagamento condiviso di cui gli iscritti al Movimento 5 Stelle devono indicare le priorità, attraverso due preferenze: “Indica le due priorità per un sistema dei pagamenti condiviso gratuito per tutti gli utenti, che al contempo tuteli la privacy e permetta una reale lotta all’evasione fiscale”. Le possibilità di scelta sono “velocità nei pagamenti”, “costi notevolmente ridotti”, “contrasto al riciclaggio”, “investire nelle filiere innovative a limitato impatto ecologico”, “proprietà diretta e tutela della privacy”, “tutela delle informazioni riservate”.

LEGGE ANTI SPECULAZIONE

Il settimo ed ultimo quesito riguarda una legge anti speculazione: “Seleziona i quattro punti prioritari per un sistema bancario più stabile che subisca minori sollecitazioni e influenze da parte del sistema finanziario”, si legge nel quesito, e di seguito le 12 priorità tra cui scegliere, esprimendo quattro preferenze: 1. “Riforma fiscale “aggressiva” su transazioni finanziarie “intra-day” ovvero “ad alta frequenza””; 2. “Incentivare l’obbligo di rendicontazione pubblica Paese per Paese per tutte le multinazionali così da conoscere quanto versano in imposte nei diversi paesi in cui operano”; 3. “Abbandono su scala nazionale di incentivi e pratiche fiscali dannose, ponendo fine all’agguerrita concorrenza fiscale tra Paesi”; 4. “Introduzione della TTF (Tassa sulle transazioni finanziarie)”; 5. “Blocco dello “short selling” intraday e overnight (proveniente sia dall’Italia che dall’estero) su tutti i mercati regolamentati, comprendendo nel blocco sia i titoli azionari che obbligazionari e i relativi sottostanti e derivati, analogamente al “future” sull’indice e relativi derivati.”; 6.”Obbligo di immediata ricopertura su tali strumenti per tutti i brokers (italiani ed esteri) che, per conto proprio o per conto terzi, abbiano effettuato un naked short selling (vendita allo scoperto nuda) su qualunque strumento finanziario quotato a Piazza Affari, ivi compresi derivati e sottostanti”; 7. “Riforma delle imposte sul “capital gain””; 8. “Istituire una autorizzazione preventiva alla vendita di prodotti finanziari con informazione massima e semplice sui margini di rischio incentivando l’informazione a favore dei clienti finali”; 9. “Creare o incentivare registri pubblici dei “titolari effettivi” delle aziende per impedire i trasferimenti in forma anonima dei proventi dell’evasione ed elusione fiscale”; 10. “Maggiori sanzioni per reati finanziari”; 11. “Limitare l’utilizzo di strumenti “altamente” speculativi come DERIVATI, MBS, CDO, CDS, CARBON SWAP, INVESTIMENTI “ESOTICI”, etc.”; 12. “Divieto per la contrattazione in prodotti “derivati” per la Pubblica amministrazione”.

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