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Come reagisce l’economia del Qatar alla crisi nel Golfo

L’interruzione dei rapporti diplomatici imposta al Qatar da Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein ed Egitto mette a rischio la tenuta della florida economia di Doha. Sono stati sospesi tutti i collegamenti aerei e marittimi, chiuso l’unico confine di terra del Qatar con l’Arabia Saudita e Qatar Arways ha sospeso i voli con Rihad. Dall’inizio della crisi la Borsa di Doha ha perso il 9 per cento.

I fondi sovrani del Qatar hanno una disponibilità che si aggira attorno ai 335 miliardi di dollari, una massa enorme di liquidità che permette all’emirato di resistere, almeno nel breve-medio periodo, alla crisi con i paesi confinanti nonostante l’interruzione dei trasporti aereo, marittimo e terrestre. Il Qatar è il più grande esportatore al mondo di Gas naturale liquefatto (Gnl). Nel 2016 sono state esportate, soprattutto in Asia (India, Cina, Pakistan, Corea del Sud, Giappone), 78 milioni di tonnellate che equivalgono quasi a un terzo dell’offerta globale complessiva. La chiusura dei confini con Arabia Saudita e Emirati Arabi non dovrebbe compromettere la capacità di esportazione visto che il Qatar può accedere alle acque internazionale del Golfo Persico, così i vertici di QatarGas hanno rassicurato la società giapponese Jera, uno tra i maggiori acquirenti di gas dell’emirato mentre il Pakistan ha comunicato che continuerà ad approvvigionarsi con il gas dell’emirato governato dalla famiglia Al Thani.

L’approvvigionamento di beni alimentari potrebbe rappresentare un problema ben più serio. Il ministero dell’Economia e del commercio ha dovuto rassicurare i residenti sulle quantità di scorte di cibo e di generi alimentari di prima necessità presenti nel paese per rifornire il mercato interno. Tuttavia Maersk, la più importante società del conglomerato danese A.P Moller-Maersk leader nel trasporto marittimo, ha comunicato di non essere più in grado di assicurare il trasporto di merci da e verso il piccolo stato del Golfo Persico e che la società sta guardando a rotte di navigazione «alternative».

Mentre il servizio postale degli Emirati Arabi, Emirates Post Group, ha sospeso tutti i servizi postali di connessione con il Qatar, dopo che il Paese ha tagliato i rapporti con Doha.

 

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