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Tutte le pecche dell’Italia sui centri senologici. Parla il medico Magalotti

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Il “Senno di Po”, l’audio-rubrica di Ruggero Po per Formiche.net, è dedicato a un tema fondamentale per la salute della donna: la prevenzione dei tumori al seno, possibile solo attraverso screening periodici e ripetuti nel tempo. L’italia, però, è ancora troppo indietro su questo versante anche per i limiti palesati dai centri senologici di cui ha parlato nei giorni scorsi pure la presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini.

Lacune di cui Po ha parlato con Cesare Magalotti, oncologo e chirurgo di formazione Ieo con Umberto Veronesi

 

ECCO LE ULTIME PUNTATE DEL SENNO DI PO:

FRANCESCO, L’OTITE, L’OMEOPATIA E L’IGNORANZA

“Francesco non è stato ucciso dall’omeopatia, acqua e zucchero non uccidono. Francesco è stato ucciso dall’ignoranza, dalla paura dei farmaci e non delle infezioni”. È questo il commento di Ruggero Po sulla morte di Francesco, bambino di 7 anni ancora da compiere, morto all’ospedale Salesi di Ancona per le conseguenze di una otite trattata con farmaci omeopatici.

“La scienza medica fa passi da gigante, il cancro uccide ogni giorno di meno, eppure a Urbino un bambino muore per una otite che può essere curata con un antibiotico da 10 euro”, dice Po nella sua audio-rubrica, il Senno di Po, per Formiche.net.

 

COME INCALZARE GOVERNI E IMPRESE SULL’AGENDA 2030. PARLA ENRICO GIOVANNINI

Le diseguaglianze aumenteranno e il clima peggiorerà, sostengono i no global che protestano al G7 di Taormina. C’è ragione di essere più ottimisti di loro? A questa e altre domande ha risposto Enrico Giovannini (ex presidente Istat, ex ministro del Lavoro), attuale portavoce di Asvis (Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile), intervistato da Ruggero Po a margine dell’incontro dei leader di Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Canada. “Qualche anno fa l’Ocse ha raggiunto esattamente la stessa conclusione, cioè una crescita contenuta nei prossimi 20 anni con un aumento delle disuguaglianze”, ha spiegato Giovannini.

 

WANNACRY, CHI SI CELA DIETRO GLI ULTIMI CYBER ATTACCHI. PARLA DAMBRUOSO

Che grado di pericolo attribuire a WannaCry, il virus informatico che ha infettato oltre 200mila computer in tutto il mondo, e chi si cela dietro questo attacco? E, soprattutto, come è possibile che abbiano colto a sorpresa una novantina di Stati?

“È la prima conferma che questi attacchi sono praticabili. È confortabile dall’altro lato riscontrare che esistono anche possibili difese che possono essere sviluppate da un ragazzo di 22 anni”, ha detto ai microfoni di Ruggero Po Stefano Dambruoso, magistrato anti terrorismo, questore della Camera, iscritto al gruppo parlamentare Civici e Innovatori

C’entra la Corea Del Nord? “Mi sembra venga richiamata troppo spesso come autrice dei più alti rischi per la sicurezza internazionale. Ritengo che dietro questo tipo di attentati non si nasconda una grande macchina né governativa né terroristica. Credo che anche alla luce dei fatti di ieri si svilupperanno immediatamente delle misure di protezione e sicurezza”.

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