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A “Scherzetto” di Starnone il 45° Premio Letterario Elba-Brignetti

 

 

Domenico Starnone con Scherzetto edito da Einaudi si è aggiudicato il 45° Premio Letterario Internazionale Isola d’ Elba – R. Brignetti, dopo un duello serrato con gli altri due finalisti, Nicola Gardini (Viva il latino, Garzanti) e Fabio Stassi (La lettrice Scomparsa, Sellerio).

La cerimonia di premiazione si è tenuta Sabato 8 Luglio, alle 21.30, nel chiostro del Centro Culturale De Laugier a Portoferraio ed è stata condotta da Franco Di Mare con la partecipazione della showgirl Valeria Altobelli e dell’attore e cabarettista Demo Mura. Ospite d’onore, Nicola Pietrangeli, campione mondiale di tennis e per la prima volta all’Elba.

Presenti sul palco alcuni membri della Giuria Letteraria, guidata dal Presidente, Prof. Alberto Brandani. Ricordiamo, fra gli altri, Ernesto Ferrero, già Direttore del Salone del Libro di Torino, Marino Biondi e Massimo Onofri, docenti universitari e critici letterari e Teresa De Santis, giornalista Rai. Durante la serata è stato assegnato un premio al Prof. Giorgio Barsotti, membro della Giuria Letteraria e Presidente del Comitato Promotore, quale riconoscimento per le opere da lui scritte e per la sua brillante carriera di Professore e uomo di cultura elbano.

Tornando all’opera vincitrice, Scherzetto è la storia di un nonno, Daniele, famoso illustratore non ancora in pensione, e del suo nipote di quattro anni e mezzo, Mario, un bimbo precisino e saccente ai limiti dell’insopportabilità, “costretti” a vivere insieme per 72 ore in un appartamento di Napoli dove molti anni prima lo stesso nonno era cresciuto con la sua famiglia di origine.

Adesso la casa è abitata dal bambino e dai genitori, Betta, figlia di Daniele, e Saverio, entrambi docenti universitari di matematica in forte crisi matrimoniale a causa della folle gelosia di Saverio nei confronti di Betta. I professori si devono assentare per partecipare ad un convegno a Cagliari e Betta quasi esige che il padre venga da Milano a Napoli a guardare il nipote.

In un mix di insofferenze, di parole non dette e antipatie malcelate, Starnone descrive di nuovo le dinamiche familiari per poi arrivare ad analizzare un’intera città e società. “Sono sempre stato uno scrittore fortemente ironico – ha dichiarato l’autore nel corso della serata – ma spesso la realtà che descrivo è drammatica. Nel libro il personaggio veramente drammatico non è tanto il nonno, ma il bambino che, dietro a linguaggi e comportamenti da adulto, nasconde una profonda solitudine ed un grande bisogno di affetto e comprensione di quello che è il mondo dell’infanzia”.

 

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